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CHIARAVALLE DA OTTO MESI UNA VITA IN MACCHINA, LA STORIA DRAMMATICA DI UN 65ENNE

CHIARAVALLE, 31 maggio 2019 – Vicenda che fa riflettere e dove si dovrebbe evitare di esprimere giudizi definitivi.

È una storia comunque triste quella che vede protagonista un sessantacinquenne chiaravallese che da almeno 8 mesi vive in macchina, rifiutando ogni aiuto e qualsiasi intervento dei tanti amici e conoscenti che in città si sono prodigati per offrirgli conforto e asilo.

Sembra incomprensibile come questo ex muratore che ha subito anche le difficoltà di chi lavorava nel settore dell’edilizia ma che a Chiaravalle ha una casa di proprietà e dispone anche di una pensione minima, possa vivere da barbone, giorno e notte all’interno della sua auto parcheggiata in un quartiere periferico della città.

Eppure questa è una storia vera, una storia comunque di dolore e di disperazione.

Una vicenda nata, probabilmente, dalla fine di un amore, di un rapporto di coppia lungo e vissuto con intensità e sentimenti profondi.

L’amore finisce e il sessantacinquenne si ritrova solo e fuori di casa. La ferita è insanabile al punto che decide di iniziare a dormire in macchina, sotto la casa della donna amata e con cui aveva a lungo convissuto a Senigallia. Tutti pensano che sia solo per un periodo, per mostrare alla donna che l’amore per lei, lui non lo considerava finito.

E invece l’ex muratore un giorno è tornato a Chiaravalle, la macchina si è fermata, muta, nel parcheggio sotto un palazzo e non ha voluto più saperne di riavviarsi e ripartire.

Così inizia la sua esistenza dentro l’automobile, da barbone, rovistando nei cassonetti in cerca di qualcosa da mangiare.

“Gli abitanti di tutto il rione – dice una donna – hanno cercato di dargli una mano, portandogli del cibo, dandogli dei soldi e ciò di cui poteva aver bisogno. Purtroppo però abbiamo capito che gli interessava solo comprare qualche gratta e vinci e rifiutava tutto il resto”.

Eppure c’è chi non si rassegna a vedere quest’uomo vivere in una situazione drammatica. Il tam tam sui social si sussegue ed in tanti cercano soluzioni ed offrono aiuti. Sembra anche che il comune di Senigallia abbia richiesto a quello di Chiaravalle di assumere la residenza dell’uomo e forse qualche assistente sociale o qualche medico potrebbe affrontare con perizia la situazione.

Sarà anche una sua volontà ma probabilmente quel sessantacinquenne ha davvero bisogno d’aiuto.

Gianluca Fenucci

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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