Chiaravalle
CHIARAVALLE Donna denuncia di essere vittima di violenze e stalking
28 Novembre 2020
La 50enne, che ha lavorato anche a Chiaravalle, accusa un uomo del posto di essere vittima dei suoi soprusi
CHIARAVALLE, 28 novembre 2020 – Heidi (il nome è di fantasia) ha 50 anni, è originaria di una cittadina della Vallesina, ha lavorato anche a Chiaravalle, ma ora risiede in Val Pusteria. E in Alto Adige vive nel terrore.
Heidi ha sporto denuncia diverse volte, sia in provincia di Ancona sia dove sta attualmente, perché un 50enne, un professionista che risiedeva e lavorava tra Chiaravalle e Monte San Vito, l’ha continuamente molestata e sottoposta a violenze.
«Ho subito ogni genere di sopruso – racconta la donna – e l’ho denunciato una prima volta nel febbraio 2019 per stalking e, successivamente, alla Questura di Ancona, per violenza sessuale e psicologica e per gravissime lesioni personali, visto che mi ha anche trasmesso l’Hiv. C’è un processo penale in corso a Bolzano. Premetto che ho un’invalidità permanente del 75%, causata dall’Hiv, e non sono più in grado di lavorare dal 2011: se sono sopravvissuta è perchè ho trovato un’amica vera che mi ha aiutato molto».
Heidi spiega che la sua relazione con l’uomo è durata diversi anni, sempre conflittuale, e dopo la scoperta dell’Hiv, che imputa ai rapporti di lui con altre donne e prostitute, la sua salute è sempre andata peggiorando.
«Mi hanno diagnosticato anche una nevralgia trigeminale e ho dovuto sottopormi a una terapia pesante con farmaci antidolorifici, antiepilettici e antidepressivi oltre a quelli antiretrovirali per l’Hiv: la mia condizione psicofisica peggiorava sempre di più e lui se ne approfittava, facendomi violenza psicologica, dicendomi continuamente che senza di lui non avrei potuto vivere, che nessuno mi avrebbe aiutata, infine imponendo la sua presenza e le sue volontà, incluse quelle sessuali».
«Diverse volte ho cercato di troncare la relazione, ma lui insisteva sempre prepotentemente e la mia debolezza psicofisica ed emotiva non mi permettevano di contrastarlo, ero sola purtroppo, lui mi aveva isolata completamente, nei piccoli paesi di montagna è facile».
[nk_awb awb_type=”image” awb_image=”272901″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]
L’uomo, infatti, l’ha raggiunta anche in Alto Adige e non le ha mai dato tregua, arrivando a seguirla continuamente e a saltare il recinto della casa della donna, nonostante avesse un divieto di avvicinamento, facendole pure esplodere un ordigno in garage.
«Ha continuato a violare ancora il divieto sia in provincia di Ancona che in Alto Adige. Purtroppo, i tempi della giustizia li sappiamo, ma sono decisa a tutto perché non c’è nulla di peggiore che subire continuamente violenze e soprusi, essere minacciate e avere malattie trasmesse da una persona ignobile come lui».
Gianluca Fenucci
©RIPRODUZIONE RISERVATA