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Chiaravalle

CHIARAVALLE DOSSI E POLEMICHE: I RESIDENTI DI VIA CIRCONVALLAZIONE PROTESTANO

CHIARAVALLE, 6 aprile 2017 –  “In via Molino dove abitano poche famiglie ci sono 9 dossi, tra l’altro mal posizionati, in poche centinaia di metri mentre in via Circonvallazione, che è una delle strade più trafficate di Chiaravalle e dove le auto sfrecciano a cento all’ora, non c’è uno straccio di dissuasore di velocità. E dire che abbiamo scritto almeno tre volte al sindaco senza ricevere neppure una risposta”.

Francesco Calai è molto conosciuto in città, abita da sempre in via Circonvallazione di fronte alla stazione ferroviaria ed è indignato e non poco per la questione dei dossi, un “caso” che anche altri cittadini evidenziano polemicamente.

“In via Circonvallazione sembra di stare in un rettilineo di un autodromo di Formula Uno – dice Calai – ma quel che è più grave è il fatto che abbiamo più volte segnalato e scritto di questo problema al sindaco ed al comune ma nessuno ci ha preso in considerazione né ci ha risposto. Forse esistono cittadini di serie A e di serie B e chi ha il torto di non pensarla come il sindaco non viene neppure preso in considerazione. Il sindaco dovrebbe essere il sindaco di tutti, non solo di chi la pensa come lui”.

Lo sfogo di Calai segue la protesta di diverse persone tra cui l’avvocato Carlo Serrani che tempo fa era stato disarcionato dalla sua bicicletta in via Molino a causa di un dosso non segnalato ed aveva riportato traumi pesanti ed una frattura dell’omero. Il comune di Chiaravalle aveva dovuto risarcire con 28.000 euro l’avvocato falconarese che non aveva risparmiato critiche all’amministrazione.

“Era molto più efficace posizionare un autovelox fisso piuttosto che ben 9 dossi che prima non erano neppure regolarmente segnalati e che sono disseminati con una densità incredibile in poche centinaia di metri”.

Anche diversi residenti di via Molino avevano messo in dubbio la regolarità dei dossi e soprattutto avevano parlato di un intervento illogico e irrazionale.

“Noi che abitiamo nella  via – dicono alcuni residenti – avevamo chiesto 4 dissuasori ma poi quando sono andati a realizzarli si sono sbagliati facendone più del doppio di quelli richiesti e nei punti sbagliati e infatti nella parte di strada verso Castelferretti, soprattutto in prossimità dello stop e dell’uscita di un parcheggio che non ha visibilità, non c’è alcun dissuasore”.

Le polemiche relative ai dossi non finiscono qui. C’è chi sottolinea come i due di via San Benedetto, altra strada periferica e non molto trafficata, siano eccessivamente alti e causino diversi danni agli autoveicoli mentre continuano le proteste per via De Amicis dove l’asfalto in prossimità di un dissuasore è molto rovinato e segnato dal continuo impatto con le auto e dove non è stata ancora tracciata la pista ciclabile, prevista in un primo momento, mentre sono tornate visibili le righe bianche,  previste come posti auto, che erano state ricoperte di nero per non ingenerare confusione: in sostanza in via De Amicis, quasi per scherzo, sembra essere possibile parcheggiare in doppia fila.

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