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CHIARAVALLE Forza Italia: a proposito del chiostro e dell’Orto del Prete

In accordo con la medesima richiesta del Prc, il partito chiede che la città si riappropri dei locali

CHIARAVALLE, 5 marzo 2020 – In un articolo apparso qualche settimana fa, il Partito di Rifondazione Comunista chiede, di fatto, all’Amministrazione Comunale, di riprendere il pieno possesso dei locali dell’ex Agenzia Tabacchi. In pratica cioè chiede al Sindaco di annullare l’atto con cui la seconda Giunta Montali cedeva l’uso di alcuni locali alla Parrocchia.

L’Atto in questione, riesumava un vecchio accordo tra il Comune di Chiaravalle e l’Ordine dei Cistercensi con il quale il Comune entrò in possesso del complesso a condizioni economiche che la Corte dei Conti, in conseguenza di un esposto – denuncia presentato, tra gli altri, anche dall’attuale Sindaco – ha definito “non congrue”, e che tuttora vede ancora in corso strascichi di natura giudiziaria ed economica.

Riconosciamo alla Parrocchia che, come da accordi previsti dal summenzionato accordo, ha agito in modo da rendere fruibili i locali, aprendoli ad attività di tipo sia assistenziale, che per la riduzione del disagio sociale, tanto che l’attuale Sindaco, che pure ha contestato e contesta con l’esposto denuncia la loro destinazione, presenziò alla loro inaugurazione.

Bisogna dare atto al Partito di Rifondazione Comunista di aver posto una richiesta che definiamo ovvia. Infatti, se l’attuale Amministrazione Comunale, nella persona del Sindaco, ha ritenuto, con l’esposto-denuncia, quell’accordo privo di fondamenti giuridici, perché, si chiede, stante il suo attuale potere, non annulla quell’accordo che la stessa Corte dei Conti ha definito “svantaggioso” per il Comune di Chiaravalle?

Pensiamo che se davvero si cercasse “l’interesse di Chiaravalle”, come retoricamente e pomposamente affermato, e se davvero il Sindaco pensa, così come noi lo pensiamo da sempre, che quell’accordo non fu fatto per l’interesse della città, allora crediamo che l’annullamento dell’atto in questione, da parte del Sindaco, dovrebbe essere una conseguenza naturale.

Un dubbio, però ci assale! Recentemente è apparso, nelle vicinanze del chiostro, un grande cartello in cui viene annunciato un intervento di ristrutturazione del chiostro stesso e di riqualificazione dell’Orto del Prete.

E allora ci siamo chiesti: vuoi vedere che alla fine anche l’attuale Sindaco sta riconsiderando quella vituperata convenzione? Ci siamo chiesti ancora, e gli chiediamo: “Ha forse cambiato idea?”. O forse non si tratterà piuttosto di un “riposizionamento politico”, in vista di futuri e possibili accordi elettorali con il Pd, e quindi in questo momento non solo è utile smettere di polemizzare,“vomitandogli” addosso di tutto, ma addirittura di “incensarlo”, facendo proprie le scelte di un’Amministrazione a prevalenza Piddina?

C’è un solo modo per smentirci e per dimostrare che la sua posizione non era solo strumentale: annullare quel famigerato atto, visto che ne ha il potere, e fare in modo che la città di Chiaravalle si riappropri di un bene tutelato con decreto del 1919 e confermato successivamente con decreto n. 212/2011.

Purtroppo per noi, e per fortuna del Sindaco, non siamo presenti in Consiglio comunale né abbiamo referenti che ci rappresentino in seno al massimo consesso cittadino, ma con questo intervento vogliamo lanciare un appello ai Consiglieri di tutte le forze politiche presenti in Consiglio, che portino al centro del dibattito politico cittadino la questione portandola in Consiglio e/o di organizzare un’iniziativa pubblica in cui sia discussa la questione.

Forza Italia Chiaravalle

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