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CHIARAVALLE GIANLUCA HA SPENTO IL SUO SORRISO, IL DOLORE DELLA CITTÀ

CHIARAVALLE, 18 aprile 2017 – Gianluca era bravissimo a segnare i calci di rigore ma non è riuscito a parare la vita. Gianluca Fulgenzi aveva 27 anni, era un giovane splendido, sensibile e generoso. Aveva amici, tanti; gente che lo adorava, tanta. Gianluca aveva un sorriso solare e luminoso, occhi di un azzurro tenue che svelavano una intelligenza acuta e intuitiva. Gianluca era il figlio che abbiamo in tanti, il giovane che piace a tanti, il fidanzato che in tante sognano di avere. Eppure il suo sorriso dolce, il suo carattere aperto e gioviale si sono affievoliti improvvisamente: da qualche mese Gianluca combatteva con un mostro che dentro minava il suo animo buono e gentile e lo aveva reso fragile. Chi lo conosceva bene – le splendide sorelle Valentina ed Elisa, il babbo Gianni, la mamma Rossella, la fidanzata Luna, alcuni amici – lo sapeva ed aveva cercato in ogni modo di aiutarlo e di stargli accanto. Fino a lunedì, il giorno di Pasquetta, quando i suoi amici erano a divertirsi in giro, al parco, al mare o a giocare a calcio al campo dei Pini. Nel pomeriggio del Lunedì dell’Angelo Gianluca al campo dei Pini non c’era: a dire il vero mancava da un po’ di tempo e quando mancava lui la sua assenza non passava inosservata perché era uno che i gol li ha sempre saputi fare. Purtroppo aveva deciso di andare altrove. Era a Cupra Montana, ospite della fattoria sociale Podere Tufi e dopo pranzo aveva detto al responsabile che desiderava fare una breve passeggiata. Lo hanno trovato lì vicino, intorno alle 16,30, in un casolare dove allevano polli: si era tolto la vita accanto ad un silos utilizzato per conservare mangimi. Struggenti e dolcissime le parole scritte tempo fa dalla sorella Valentina per celebrare il compleanno di Gianluca. “A volte non lo sopporti, non lo capisci. Ci discuti, ci litighi ma poi ti rendi conto che senza di lui non puoi stare e che nessuna incomprensione potrai mai separartene. Perché l’amore per tuo fratello è un legame troppo forte per essere spezzato. Perché l’affetto che nutri nei suoi confronti non può essere esaurito. Perché la sua presenza rende più magica la tua esistenza. Tanti auguri Pisellino”. Parole che traboccano di amore, di ammirazione, di affetto. Gianluca conosceva bene la campagna e la amava profondamente. Era cresciuto accanto al padre Gianni, conosciutissimo in zona ed apprezzato titolare della Agricom con sede tra Chiaravalle e Monte San Vito, in prossimità del parco Primo Maggio. E dal padre, presidente del Gruppo Cinofilo Anconitano, Gianluca aveva anche ereditato un’altra passione che in questi anni lo aveva conquistato: allevare ed allenare cani, in particolare cani da caccia, pointer, setter. I Fulgenzi sono molto apprezzati in questa attività e i loro cani dell’allevamento Del Guardengo ottengono spesso risultati prestigiosi in competizioni nazionali ed internazionali. La vita sorrideva e Gianluca era un ragazzo che aveva avuto successo nei suoi vari impegni. Anche nel calcio, il suo primo amore. Da bambino era un portento: segnava grappoli di gol ed era un vero “golden boy”, una delle speranze più nitide e cristalline del calcio chiaravallese. Aveva giocato presto con i “grandi” perché il suo talento era indiscusso: alla Biagio, alla Castelfrettese e poi anche in altre squadre del territorio. Il lavoro accanto a babbo Gianni, sia all’Agricom che con i cani, lo aveva in questi anni assorbito: era diventato più di un valido e fedele braccio destro per il padre ma la passione per lo sport non si era affievolita; era il principale sponsor dell’Atletico Chiaravalle, la squadra locale di calcio a 5 femminile, che anche grazie al contributo dell’Agricom veleggia verso la serie A. Viene in mente una canzone di Vecchioni dedicata ad un amico che non c’è più. Si intitola Tommy quel brano ma torna in mente pensando a Gianluca.“Fa che sia una notte breve. Fa che l’inverno gli sia lieve, quando poi sarà il momento digli che io c’ero e non ho fatto in tempo. Dagli un attimo di madre contro i tuoi regolamenti, fallo, tanto chi ti vede, toglilo dai miei che ne ho già avuti tanti”. La cerimonia funebre sarà celebrata oggi, 19 aprile aprile alle ore 16 nell’abbazia di Santa Maria in Castagnola.

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