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Chiaravalle Grandi manovre verso le elezioni: poche certezze e molti dubbi

Al momento l’unica ufficialità per la candidatura alla poltrona di Sindaco è quella del civico Roberto Sabbatini, “Chiaravalle Domani” scoprirà le carte a breve (Amicucci o Chiappa?), il centrodestra naviga ancora a vista

di Gianluca Fenucci

Chiaravalle, 21 febbraio 2023Poche notizie ufficiali, molte riunioni nelle segrete stanze che tanto segrete poi non sono.

Eppure, in vista delle elezioni amministrative comunali, le novità ci sono anche se nessuno dei diretti interessati si lascia sfuggire commenti.

L’unico nome ufficializzato a tutt’oggi, tra gli aspiranti Sindaco, è quello di Roberto Sabbatini, stimato avvocato chiaravallese, che è sempre stato fuori dai giochi della politica e dei partiti. Ora, Sabbatini ha scoperto le carte in prima persona e ha confermato che correrà come candidato Sindaco di una lista civica che al suo interno avrà persone che non hanno mai fatto politica attiva e che è sostenuta anche da Pd, Terzo Polo, moderati, centristi e anche da alcuni vicini al centrodestra. Senza strizzare l’occhiolino agli estremismi.

Lista civica? Sì, lista civica, come ha ribadito Roberto Sabbatini anche se la cosa non è andata giù a Chiaravalle Domani, che ha voluto ribadire come l’avvocato sia espressione del Pd, dei Socialisti e di Luciana Sbarbati, citata, unica tra tutti, con tanto di nome (non è dato sapere perchè l’ex deputata ed eurodeputata chiaravallese sia sempre vista come una sorta di belzebù dal sindaco Damiano Costantini). Sabbatini è un volto nuovo della politica e sembra essere stato ben accolto dai cittadini anche se qualche resistenza all’interno del Pd dovrebbe esserci stata.

Roberto Sabbatini
Roberto Sabbatini

A proposito di Chiaravalle Domani, sabato prossimo 25 febbraio ci sarà il definitivo redde rationem. E’ in programma infatti una cena di raccolta dei fondi per la presentazione della lista e in quell’occasione il gruppo di maggioranza che ha sostenuto l’attuale Sindaco scoprirà definitivamente le carte.

In lizza restano in due: in vantaggio c’è Cristina Amicucci, assessore ai servizi sociali, seguita a ruota da Eleonora Chiappa, assessore allo sport, la più votata in assoluto alle comunali del 2018. Sul tavolo c’erano anche i nomi di Ettore Togni e Francesco Favi, entrambi assessori apprezzati nel loro ruolo ma ambedue sembrerebbero fuori dai giochi per la candidatura a primo cittadino.

Favi, più volte sollecitato ad accettare, avrebbe sempre declinato l’invito anche perché molto motivato nel continuare il suo lavoro di docente e, magari, da assessore alla cultura e all’istruzione mentre Togni sembra avere al suo fianco solo parte del gruppo di maggioranza in considerazione della sua provenienza politica precedente. Chiaramente la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il sindaco Damiano Costantini, che ha patteggiato un anno per molestie verso una dipendente comunale, ha lasciato il segno nel gruppo di maggioranza che comunque sembra andare avanti con una certa coesione pur avendo perso per strada il consenso di politici molto rilevanti e ascoltati, come il deputato Claudio Maderloni e l’ex assessore Gianni Aquili.

In ogni caso Chiaravalle Domani propende per scegliere un candidato Sindaco che provenga dal nucleo originario che ha condotto alla vittoria Costantini: ecco perché restano in ballo i nomi di Amicucci e Chiappa, con la prima che è in vantaggio sulla seconda.

A proposito di Damiano Costantini c’è chi sostiene che alcuni del suo gruppo lo avrebbero volentieri inserito in lista, altri propendono per la sua disponibilità a fare l’assessore, altri ancora parlano di un suo futuro ruolo dirigenziale all’interno del Comune, carica che viene conferita fiduciariamente dal prossimo Sindaco.

Damiano Costantini

E gli altri? Si parla di una lista apertamente di sinistra a cui starebbe lavorando Giuliano Brandoni, esperto e carismatico uomo politico locale. Candidata a Sindaco potrebbe essere Maria Letizia Ruello, ricercatrice universitaria che aderisce al movimento Ultima Generazione, attivo per le tematiche ambientali e noto per aver effettuato atti dimostrativi come l’imbrattamento dell’auto di Andy Wharol, di statue e palazzi governativi. In questa formazione dovrebbe confluire anche il M5S ma se ne saprà con più precisione tra un paio di giorni.

Il nodo più difficile da sciogliere resta quello del centrodestra. Sotto traccia si muovono tutti eppure sembra lontana la coesione tra partiti che a livello nazionale hanno stravinto le elezioni, anche quelle recenti in Lazio e Lombardia. Sembra però che a Chiaravalle domini l’egocentrismo e la cura del proprio orticello.

Infatti Fratelli d’Italia, che potrebbe contare su percentuali significative dopo il risultato nazionale, non ha ancora sciolto i dubbi e non sembra essere in linea con le volontà di Lega e Forza Italia. I leader provinciali di FdI, Stefano Benvenuti Gostoli e Carlo Ciccioli, non parlano e non svelano le carte e questo dimostra che non c’è coesione nel centrodestra.

I nomi che si fanno sono quelli di sempre: Alessandro Esposito, coordinatore locale di FdI e Claudio Bolletta, politico navigato ed esperto che a livello comunale ha ricoperto anche il ruolo di assessore in una Giunta di centrosinistra, quando era iscritto al Partito socialista italiano. Nomi di tutto rispetto che però, da soli, sembrano non poter calamitare i consensi di tutto l’elettorato di centrodestra. Ed allora in molti attendono un nome nuovo che potrebbe mettere d’accordo tutte le anime di questo centrodestra un po’ confuso e talvolta autoreferenziale. Il nome nuovo è quello di Gustavo Malascorta, personaggio molto conosciuto non solo a Chiaravalle, che è anche il vicepresidente della Figc Marche, la Federazione italiana giuoco calcio, dopo essere stato responsabile regionale dell’Aia, il settore arbitrale.

Malascorta potrebbe rappresentare quello che Sabbatini rappresenta per altri: la novità e la competenza, pur non avendo esperienze dirette in politica. Sembra, però che qualcuno in FdI storca il naso e la decisione non appare semplice.

E così, molto probabilmente, il prossimo Sindaco uscirà dalla lotta tra la candidata di Chiaravalle Domani, Amicucci o Chiappa che sia, e Roberto Sabbatini a capo dell’altra lista civica. Anche perché Chiaravalle ha meno di 15 mila abitanti e non c’è ballottaggio.

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