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CHIARAVALLE Il sindaco Costantini sotto tiro, ma va avanti

“Caso stalking”: striscione polemico sotto il Comune ma la maggioranza è apparsa granitica nel difendere il primo cittadino

CHIARAVALLE, 10 febbraio 2022 – Sotto il Municipio in Piazza Risorgimento monta la protesta di pochi, con lo striscione, sorretto da alcune donne, che recita: “Il silenzio aiuta il carnefice, mai il torturato”.

Sopra, nell’aula consiliare, tiene ancora banco la questione dello stalking ai danni di una dipendente comunale di cui è accusato il sindaco Damiano Costantini, ma l’inizio sembra kafkiano.

Il Sindaco è presente in aula ma solo per mezz’ora. Il tempo di complimentarsi con l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini che ha annunciato la decisione della Regione di destinare 2 milioni 200 mila euro per la messa a norma antisismica e la ristrutturazione di una parte dell’ospedale di Chiaravalle e per anticipare il finanziamento di 2 milioni a favore della scuola di via Sant’Andrea.

Il clima è surreale e sembra non sia successo nulla. Fino a quando non vengono discusse le interrogazioni dei consiglieri di minoranza che chiedono conto al Sindaco ma anche agli assessori Favi e Togni dei comportamenti assunti nella vicenda degli atti persecutori contro la dipendente.

Il presidente del consiglio Gobbi aveva già chiarito che gli aumenti degli emolumenti agli amministratori erano dovuti a una legge dello Stato e che la mozione di sfiducia al Sindaco non poteva essere accolta perché era stata presentata da un numero insufficiente di consiglieri comunali. Tra Gobbi e Jacopo Falà, capogruppo del Pd, sono poi volate parole grosse con Falà che ha apostrofato il presidente del Consiglio giudicandolo «un arbitro non imparziale».

Bolletta di FdI ha illustrato l’ordine del giorno in cui si chiedeva a Costantini di chiarire la sua posizione rispetto al procedimento penale che lo vede coinvolto, affermando che «la questione non si può ritenere privata».

Il Sindaco ha replicato con i temi che aveva sottolineato in un comunicato.

«Non ho alcuna intenzione di dimettermi né di autosospendermi – ha detto Costantini che è sembrato provato ma anche determinatoe non entro nel merito della mia questione personale perché non è questa la sede».

Il primo cittadino ha poi difeso la sua maggioranza affermando che gli assessori e i consiglieri di Chiaravalle Domani sono sempre stati estranei alla sua vicenda personale.

«Dobbiamo terminare il programma di mandato e mi occuperò principalmente delle opere pubbliche che devono essere eseguite o completate: abbiamo molti progetti da realizzare per non perdere i finanziamenti statali».

Costantini ha poi respinto l’accusa di essere un uomo solo al comando.

«Chiaravalle Domani non sono solo io ma ci sono donne e uomini che hanno profuso impegno, idee, passione ed energie per amministrare la città».

I consiglieri di opposizione, tra cui Fabiola Ceccarelli di FdI, hanno continuato a chiedere lumi anche agli assessori Togni e Favi sulla questione relativa allo stalking e al danno all’immagine della città ma la maggioranza è apparsa granitica nella difesa del Sindaco. Almeno fino a quando e se Costantini sarà coinvolto in un processo.

Nel frattempo la dipendente che lo ha accusato ha dato le dimissioni volontarie dal Comune di Chiaravalle e dal 14 febbraio andrà a lavorare, con la stessa qualifica di dirigente, al Comune di Fabriano.

Un altro segnale che il clima nel palazzo comunale è tutt’altro che sereno.

Gianluca Fenucci

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