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CHIARAVALLE “Io resto creativo”, il concorso della Consulta dei Giovani

Bella iniziativa rivolta a quelli dai 16 ai 35 anni dall’organismo presieduto da Elisa Giulietti, tante opere in concorso tra le quali quelle di Barbara Cardinali e Georgiana Grimaldi

CHIARAVALLE, 3 agosto 2020Hanno idee e fantasie fresche alla Consulta dei Giovani di Chiaravalle.

E recentemente hanno promosso un concorso dal titolo “Io resto creativo”, rivolto ai giovani del territorio comunale di età compresa tra i 16 e i 35 anni. Gli artisti potevano inviare un elaborato o un’opera, un disegno, una foto, un video, una poesia o un racconto, attraverso il quale potevano esprimere sentimenti ed emozioni, vissute o suscitate durante la quarantena.

La Consulta dei Giovani con l’assessore Francesco Favi

«L’obiettivo del concorso – dice Elisa Giulietti, presidentessa della Consulta dei Giovani di Chiaravalle – è quello di promuovere una rinascita del settore economico della cultura, che ha vissuto un periodo particolarmente buio in questo periodo, nonché una rinascita della positività, da diffondere presso i fruitori di queste opere d’arte, che sono il pubblico degli utenti di instagram e facebook».

Infatti le opere sono state pubblicate sui social come se fossero esposte in una sorta di museo gratuito. I premi che verranno corrisposti ai vincitori sono buoni da spendere in esercizi legati alla cultura, come librerie e negozi di elettronica, che hanno vissuto anch’essi un periodo di forte crisi. Il concorso riguardava tutti i campi dell’arte e dell’espressione e sono giunte diverse opere da segnalare e meritevoli di essere premiate. Tra queste, quelle di due giovani donne chiaravallesi, Georgiana Grimaldi e di Barbara Cardinali.

L’opera di Georgiana Grimaldi

Georgiana Grimaldi, attraverso linee e colori, offre un’immagine nitida di ciò che ha significato per lei la quarantena.

«Questo disegno non solo rappresenta il disagio generale – dice l’autrice dell’opera – ma anche il disagio che stanno provando i sordi in questo periodo di quarantena. Io stessa sono sorda e la mascherina per noi ha rappresentato un ulteriore barriera della comunicazione, trovandoci confinati in una bolla».

Cartoncini e gessi colorati su carta da pacchi sono, invece, i materiali del dittico in cui Barbara Cardinali rappresenta ciò che per lei ha significato la quarantena: uno sguardo nella sua interiorità si è trasformato in un’immagine concreta della condizione che tutti viviamo, un momento intenso di introspezione.

Il quadro di Barbara Cardinali

«Le donne del mio disegno – afferma Barbara Cardinali – infatti sono messe a specchio l’una all’altra e in realtà potrebbero essere la stessa donna. Quella a destra rappresenta la parte più selvaggia dell’essere umano e il suo rapporto di dipendenza con la natura, quella a sinistra rappresenta la civiltà dell’essere umano, la cultura, l’arte e la conoscenza e, purtroppo, rappresenta anche la guerra».

Gianluca Fenucci

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