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Chiaravalle Jacopo Falà: «Consiglio comunale tra luci e ombre»

«Bene l’ordine del giorno sulla possibilià di fare dell’ospedale sede distaccata di hub regionale per le cure palliative, no al rifacimento di Piazza Risorgimento e della facciata della sede comunale»

Chiaravalle, 29 aprile 2022 – Il Consiglio comunale (tenutosi ieri, ndr) registra alcune deliberazioni positive e altre per noi assolutamente non condivisibili.


Grazie al lavoro alacre dell’associazione Aif e del presidente Pierfranco Canizzaro, è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno che sposa in pieno il progetto qualificato e dettagliato presentato da Aif relativo alla possibilità di fare dell’ospedale di Chiaravalle sede distaccata di hub regionale per le cure palliative, andando a sfruttare alcuni spazi idonei ma non utilizzati, in particolare relativi al servizio di radiologia interna, fisiatria e riabilitazione.


Il Partito democratico ha accompagnato e sostenuto costantemente, sin dalla fase di ideazione, questa proposta di intervento che trova la nostra totale condivisione.


Auspichiamo che questa importante opportunità di vedere finalmente realizzate le potenzialità inespresse della struttura trovi realizzazione concreta e rapida: a ciò, sarà necessario un impegno corale di tutto il territorio, di Area vasta, provinciale e extra-provinciale. L’appello che formuliamo alla Regione Marche, ente cui spetta far diventare questa progettualità realtà, è accogliere le istanze di un bacino di ben 400 mila persone che chiedono un servizio adeguato di terapia del dolore, esigenza sempre più impellente e che riguarda in particolare soggetti fragili e sofferenti (per esempio, gli anziani)

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Al contrario, il nostro gruppo si è opposto alla proposta di variazione di bilancio presentata dalla maggioranza relativa al “rifacimento” di Piazza Risorgimento e della facciata della sede comunale: 480 mila euro per un progetto che di fatto è un mero maquillage, che reputiamo poco ambizioso e incapace di fornire una visione nuova e più adeguata del centro storico.


In questa fase così difficile, con le conseguenze economiche negative della guerra e di 2 anni di pandemia, destinare una cifra tanto consistente per un progetto che “nasce vecchio” ci sembra inopportuno. Ben migliore era il progetto inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche durante il primo mandato della Giunta Costantini, pensato dall’assessore Frullini, che prevedeva una pavimentazione del Corso nella parte antistante a Piazza Risorgimento. Una prospettiva coraggiosa di vera riqualificazione, purtroppo disattesa: si è preferito abdicare a un’idea di città per rimanere nella comfort zone di interventi nella sostanza banali.

Jacopo Francesco Falà – capogruppo “Per la città – sindaco Bianchini”

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