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CHIARAVALLE La Croce Gialla spegne 53 candeline

Il primo marzo del ’69 iniziava l’attività dell’associazione ormai fortemente legata al territorio, il presidente Francesco Pellegrini: «Continuate a sostenerci»

CHIARAVALLE, 1 marzo 2022 – Buon compleanno Croce Gialla!

Era il lontanissimo 1 marzo 1969, 53 anni fa, quando iniziava ufficialmente l’attività dell’associazione che probabilmente più di ogni altra ha caratterizzato la città.

La storia della Croce Gialla, infatti, si intreccia indissolubilmente con quella di Chiaravalle. Grazie a un gruppo di volonterosi, animati da un grande spirito di solidarietà e servizio, con l’aiuto della Croce Gialla di Ancona, iniziava un’avventura significativa e fantastica.

Il primo direttivo della Croce Gialla, nel 1969, era presieduto dal dott. Dino Cesaretti, dal vice presidente Gino Giacomelli, dal segretario Rodolfo Gini e dai consiglieri Elio Pirani, Argimiro Pergolini, Massimo Ceccarelli, Antonio Favi, Lamberto Belelli, Teodorico Serrani.


«Tantissimi i volontari e i soci che nel corso degli anni hanno portato avanti un servizio essenziale per il nostro territorio – sottolinea Francesco Pellegrini, l’attuale presidente della Croce Gialla di Chiaravalle -, è difficile ricordarli tutti ma a ognuno di loro va il nostro ringraziamento e riconoscimento per quanto fatto. L’impegno costante di tante persone ha fatto sì che nel nostro territorio esista un servizio di emergenza territoriale e di trasporto sanitario sempre adeguato a ogni necessità. Pur in questo periodo di pandemia così difficile, non abbiamo mai mollato e ci siamo fatti forza per continuare a garantire i numerosi servizi. Un grazie va anche alla popolazione che non ha mai fatto mancare il proprio sostegno a tutte le iniziative intraprese per l’acquisto di mezzi e del materiale necessario».

«Per un compleanno – conclude Pellegrini – è sempre bello ricevere un regalo. Il regalo che chiediamo a ognuno è quello di continuare a sostenerci nelle numerose iniziative, di diventare soci sostenitori e volontari per poter continuare a offrire un servizio necessario alla popolazione».

Gianluca Fenucci

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