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Chiaravalle

CHIARAVALLE LA FIERA PIÙ ATTESA: TANTA GENTE, GIOIA E…RACCOLTA CANCELLATA

La festa di Sant’Antonio Abate viene ricordata anche per il bombardamento del 1944 che uccise 184 persone

 

 

CHIARAVALLE, 17 gennaio 2019 –  Una giornata quasi primaverile ha accolto i 350 venditori ambulanti e le migliaia di persone che hanno partecipato alla tradizionale Fiera di Sant’Antonio.

Pur non essendo il patrono della città (è San Bernardo che si celebra il 20 agosto n.d.r.), il giorno di Sant’Antonio Abate è il più atteso e sentito da adulti e bambini. La festa è grande e si mescola col ricordo drammatico del 17 gennaio 1944, il giorno più tragico e triste della storia locale: le bombe degli aerei alleati uccisero 180 cittadini inermi che stavano partecipando gioiosi alla Fiera. Per un destino beffardo i bombardieri partiti dalla base di Pompei e diretti a Giulianova e Sulmona trovarono in Abruzzo nuvole e cielo coperto e decisero di convergere su Chiaravalle, considerato un obiettivo secondario in quella giornata che divenne tragica per la città.

Anche oggi (17 gennaio) c’è un timido sole e un clima mite che ha accolto migliaia di visitatori ed ha favorito la partecipazione. Tanti gli appuntamenti che vanno al di là della festa. Fin dal mattino la Casa Rosa parrocchiale è stata letteralmente presa d’assalto dalla gente che, come vuole la tradizione, con una piccola offerta ha comprato pane e maritozzi benedetti. Alle 10 è stata officiata la messa dal parroco don Giuseppe Giacani in memoria delle vittime del bombardamento e, in seguito, in Largo 17 Gennaio, alla presenza del sindaco Damiano Costantini e di numerosi cittadini, è stata posta una corona d’alloro a ricordo dei 180 morti.

Nel pomeriggio, dopo la messa, il parroco benedirà sul sagrato dell’abbazia di Santa Maria in Castagnola gli animali, considerando che Sant’Antonio è il loro protettore. Per le strade e le piazze principali della città l’odore buono dello zucchero caramellato ha stuzzicato l’appetito dei piccoli mentre i grandi hanno trovato soddisfazione per il palato allo Spazio Rosso, all’Isola e nei ristoranti della città dove a tavola non sono mancati i piatti della tradizione: fagioli cucinati con la pasta o con le cotiche, polenta in tutte le salse e fricchiò.

Meno bancarelle di un tempo ma tanta gente ha preso parte alla Fiera, caratterizzata anche da qualche polemica. Diversi cittadini hanno rimarcato come la Rieco non abbia ritirato il vetro dai relativi contenitori ma l’azienda ha replicato che i mezzi erano impossibilitati al transito vista la presenza di bancarelle e visitatori. Il problema avrebbe potuto essere evitato se si fosse anticipata di un giorno la raccolta del vetro. Alcuni ambulanti e cittadini hanno anche polemizzato sull’insufficienza dei servizi igienici pubblici. Ma più che per le polemiche c’è stato spazio per la festa e la gioia: del resto a Chiaravalle si aspetta Sant’Antò tutto l’anno!

Gianluca Fenucci 

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