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CHIARAVALLE La “Porta degli Abbracci” per i malati di Covid

Splendida iniziativa creata dalle associazioni “Bricoliamo” e “Insieme si può fare” con l’Asur per avvicinare i pazienti ai loro cari

CHIARAVALLE, 19 dicembre 2020 – Si chiama proprio così, Porta degli Abbracci ed è l’ingresso all’amore, al calore umano, alla tenerezza, alla vicinanza ai familiari per tanti malati di Covid.

L’idea l’hanno avuta due associazioni di volontariato, Bricoliamo e Insieme si può fare, e il progetto è stato subito apprezzato e realizzato dall’Asur.

Ier mattina è stata presentata “La Porta degli Abbracci”, un uscio da dove i malati di Covid dell’ospedale Montessori di Chiaravalle potranno abbracciare e vedere i loro familiari e i loro cari.

A presentare la splendida iniziativa sono state la dott. Maria Rita Mazzoccanti, dirigente medico nello staff della direzione sanitaria Asur, la dott. Patrizia Di Emidio, dirigente medico responsabile sanitario dell’ospedale chiaravallese, Cristiana Sbaffi, coordinatrice infermieristica del Montessori, Giuliana Fiordelmondo, coordinatrice infermieristica del reparto cure intermedie, Michela Molinelli dell’associazione Bricoliamo e Laura Casali della associazione Insieme si può fare.

«Con tutti i mezzi di prevenzione possibili e seguendo tutte le norme – ha detto la dott. Mazzoccanti – abbiamo pensato così di dare una risposta per rendere meno drammatico il ricovero dei malati Covid consentendo loro, a orari prestabiliti, di ricevere l’abbraccio dei loro cari».

«Grande merito va alle associazioni Bricioliamo e a Insieme si può fare perché sono state velocissime nel concretizzare il progetto».

«Il Covid si può vincere e insieme si può essere più forti – dicono Michela Molinelli e Laura Casali – e i malati così si sentiranno meno soli».

La “porta” che si apre sull’amore è composta da un divisorio in plexiglass e alcuni manicotti di plastica dove il malato e il proprio familiare possono infilare le braccia per abbracciarsi affettuosamente.

 

«Abbiamo fatto le prove anche tra colleghi infermieri – dice Cristiana Sbaffi – e ci siamo emozionati perché non c’è nulla di più bello e commovente di un abbraccio».

Gianluca Fenucci

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