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CHIARAVALLE L’ISTITUTO “PODESTI-CALZECCHI ONESTI” AL VIDA YOUTH, PROGETTO EUROPEO PER SENSIBILIZZARE I GIOVANI

CHIARAVALLE, 15 luglio 2018 – Si è concluso a Murcia, in Spagna, il progetto intitolato “La violenza negli incontri tra i giovani” – acronimo VIDA Youth – finanziato nell’ambito del programma Erasmus che coinvolge partners europei come Cipro, Grecia, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca e Spagna, con l’obiettivo di diffondere nelle scuole e nelle associazioni giovanili un manuale per la prevenzione di situazioni violente tra i giovani, uno scambio di buone pratiche a livello europeo ed occasione di riflessione per studenti ed insegnanti.

Grazie alle docenti Marianna Alvaro, Sonia Scipioni e Sabrina Sopranzi anche l’istituto Podesti-Calzecchi Onesti di Ancona e Chiaravalle ha partecipato al progetto, che ha coinvolto oltre 600 studenti europei. “Grazie ad attività didattiche informali – affermano le insegnanti – i ragazzi si sono avvicinati alla problematica della violenza, prima rispondendo ad un questionario che favoriva una riflessione sulle proprie esperienze e partecipando ad attività orientate a rafforzare la consapevolezza su questa difficile tematica. Il progetto non proponeva quindi soluzioni preconfezionate, ma attraverso video, letture di storie realmente accadute e riflessioni, gli studenti hanno potuto gradualmente raccontare le proprie esperienze, anche famigliari, condividendole con la classe. Al termine degli incontri il progetto richiedeva nuovamente agli studenti la compilazione del test iniziale, affinché si evidenziasse l’impatto delle attività svolte attraverso analisi statistiche e grafici. I dati analizzati rivelano che il cambiamento delle risposte è stato inferiore alle aspettative del progetto, poiché è difficile scardinare retaggi storico-culturali in pochi incontri”.

Alvaro, Scipioni e Sopranzi sono comunque soddisfatte dei risultati raggiunti. “Come educatori ed insegnanti riteniamo di aver ottenuto importanti obiettivi: in una società nella quale la rielaborazione dei sentimenti è sempre più inibita i partecipanti hanno avuto il coraggio di mostrare apertamente le proprie interiorità e fragilità e anche la mancata risposta ad alcune domande da una buona parte degli studenti indica l’inizio di una riflessione critica a lungo termine. La trattazione di argomenti così delicati ha favorito la nascita del dubbio e auspichiamo che, qualora i ragazzi dovessero trovarsi in situazioni problematiche, possano affrontarle facendo tesoro di quanto appreso durante gli incontri”.

Gianluca Fenucci

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