Segui QdM Notizie
;

Eventi

Chiaravalle Luca Angelucci e le sue “Storie di bombe e di sogni“ 

Alle 17.30 all’associazione culturale L’Isola, saranno presenti alcuni protagonisti delle vicende narrate nel libro

Chiaravalle, 27 maggio 2022 – Lo scrittore, filosofo e antropologo maliano Amadou Hampaté Ba sosteneva che “quando muore un anziano, è come se bruciasse una biblioteca” ma grazie al lavoro del giornalista jesino Luca Angelucci le storie rimangono, i danni vengono ridotti.

Luca Angelucci

E’ questo il senso del libro scritto da Luca Angelucci, figlio d’arte di Gianni, giornalista jesino che ha passato testimone e stimmate a Luca, nato a Jesi nel 1971 e che ha scritto per Mursia “Storie di bombe e di sogni”, otto storie di marchigiani celebri e non: da Aldo Mancini, padre di Roberto “mister” della Nazionale campione d’Europa, a Giovanni Fileni, fondatore dell’omonima azienda di carni avicole, da Corrado Olmi, grande attore di cinema e teatro, a Gennaro Pieralisi, Mario Sasso, Giorgio Rocchegiani, Giannetto Magrini, Leonella Memè.

Angelucci vive a Milano ma alle Marche e a Jesi è legato non solo per ragioni affettive. Giornalista, è caporedattore di “Gente e in passato si è occupato di cronaca per altre testate nazionali. E’ appassionato di cinema, musica, basket ma soprattutto ama raccontare storie. E proprio “del segno del passaggio di alcuni uomini e donne che con le loro mani hanno costruito muri e pavimentato strade” si è occupato Luca Angelucci che ha raccolto nel libro storie di persone che hanno vissuto la seconda guerra mondiale che ha attraversato le Marche lasciando ferite, dolori e ricordi.

«Davanti al rischio di perdere la memoria – dice – ho colmato il vuoto con i racconti delle otto persone che compongono il libro. Sette uomini e una donna, per me molto speciali, ricchi di umanità e generosità. Hanno scandagliato le loro vite per rivelarmi episodi scolpiti nella mente, ma anche frammenti lasciati annegare tra le onde del passato e ripescati a fatica. Sono servite le lacrime, a volte un po’ di rabbia, per farli riaffiorare. Sono i ricordi della Seconda Guerra, quando loro erano bambini, ragazzi, giovanotti. Quei giorni li hanno vissuti tra difficoltà, sofferenza, pasti saltati: già si moriva in battaglia ma si moriva anche di fame dentro casa».

Le otto persone che si raccontano hanno affrontato la guerra a Jesi, nei paesini distesi lungo la valle del fiume Esino, sulle colline che disegnano l’orizzonte con i loro ricami di ulivi e vigneti. Poi il destino li ha presi per mano e li ha spinti in giro per l’Italia e l’Europa a riprendersi quel futuro che la guerra voleva negargli.

Quei bimbi, quegli adolescenti, sono divenuti imprenditori, artisti, attori, artigiani, hanno avuto figli. Il libro “Storie di bombe e di sogni” sarà presentato all’associazione culturale L’Isola di Chiaravalle, in via Giordano Bruno 3, oggi, venerdì 27 maggio alle 17.30. Saranno presenti alcuni protagonisti delle vicende raccontate.

Gianluca Fenucci

©riproduzione riservata

News