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CHIARAVALLE MANIFATTURA TABACCHI A RISCHIO FALLIMENTO, BORA: “DANNO GRAVE PER LE MARCHE”

CHIARAVALLE, 30 novembre 2017 – “Sarebbe un danno grave per la comunità chiaravallese e per tutte le Marche. Secoli di storia, non solo economica ma di conquiste sociali, verrebbero cancellati in maniera definitiva. Non possiamo correre questo rischio, è necessario fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per scongiurare un evento che ci lascia particolarmente perplessi e addolorati”. Lo afferma l’assessore regionale alle Attività produttive Manuela Bora, dopo che la Manifattura Tabacchi rischia il fallimento, a seguito della revoca della procedura di concordato preventivo da parte del Tribunale fallimentare di Ancona. “Non compete alla Regione valutare il merito delle questioni che hanno spinto i giudici a prendere questa decisione. Siamo però convinti che l’azienda abbia tutte le potenzialità per continuare l’ottimo lavoro avviato dall’ottobre dello scorso anno, grazie alla professionalità della dirigenza e dei lavoratori, vero patrimonio e valore aggiunto aziendale. Un percorso di risanamento e di rilancio che ha consentito di superare le criticità della precedente gestione e scongiurare, già allora, il rischio di un fallimento immediato. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza alle maestranze e alla comunità locale, confidando che una soluzione positiva per il mantenimento dell’attività possa essere ancora individuata e percorsa”.

Claudio Sbarbati della Uil sottolinea: “Stiamo lavorando per salvare i 90 posti di lavoro a rischio, ci stiamo muovendo per contattare  istituzioni e regione e stiamo cercando di capire se questa è una situazione definitiva o c e margine per poterne parlare e rivedere la situazione nella sua totalità. L’azienda stava andando molto bene da un anno a questa parte, gli utili erano in crescita e i dipendenti, una volta rimossi gli ammortizzatori sociali stavano lavorando a pieno ritmo ed erano pagati regolarmente, è difficile capire questa scelta, una decisione immediata che ora mette in difficoltà tutti”.

Dello stesso parere Giuseppe Giorgetti della Cisl:  “Siamo in assemblea permanente, i lavoratori per ora sono sospesi , gli uffici stanno consegnando i documenti contabili ai commissari liquidatori , a breve  chiederemo un’autorizzazione temporanea per poter continuare a lavorare e non perdere il pacchetto produzione. Sono stati fatti passi necessari per aumentare gli utili e questa sentenza di fallimento ci ha sorpresi. Ora chiederemo un’amministrazione straordinaria per avviare una procedura di cassa integrazione, intanto per ora vorrei sottolineare che i dipendenti non percepiranno gli stipendi di novembre, dicembre e la tredicesima e questa è la prima ripercussione sui lavoratori”.

Cristina Amici degli Elci

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