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VALLESINA Morta Giò Fiorenzi, creò opere artistiche a Jesi e Chiaravalle

La scultrice aveva abbellito la facciata  del Circolo Cittadino nella città federiciana e realizzato la statua della mamma coi due figli in una scuola chiaravallese

VALLESINA, 5 aprile 2020 – A Jesi e Chiaravalle Giò Fiorenzi, morta ieri all’età di 90 anni, è ricordata con affetto e ammirazione.

Entrata Circolo Cittadino Jesi

A Jesi, quando nel maggio 1951 fu posta la prima pietra del Circolo Cittadino in via XX Settembre, venne indetto un concorso per la realizzazione di un bassorilievo in ceramica a colori che fa ancora bella mostra di sè all’ingresso dell’edificio, realizzato appunto dall’artista Giovanna Fiorenzi, inaugurato nel dicembre 1957, quando il Circolo aprì ufficialmente i battenti  con l’allora presidente Mariano Agostinelli.

Anche nelle sale interne dell’edificio sono tuttora appesi molti quadri firmati dall’artista senigalliese.

A Chiaravalle, invece, agli inizi degli anni ’60, realizzò la statua che è sempre stata posizionata davanti all’ingresso principale della scuola elementare di via Leopardi, ora istituto Montessori e che rappresenta una madre che conduce a scuola i suoi due figli.

Giò Fiorenzi era nata a Osimo e si era trasferita da bambina a Marzocca, dove ha continuato a vivere alternandosi con Roma.

Nella capitale aveva frequentato l’accademia di scultura e fin da giovane vinto numerosi concorsi nazionali per opere pubbliche scultoree realizzate con ceramica, gesso, ferro battuto e marmo.

I suoi lavori di arte sacra sono presenti in molte chiese italiane e numerosi suoi ritratti, sculture e collage, appartengono a collezioni private.

La sua prima mostra fu allestita a Roma nel 1957 presentata dallo scultore Pericle Fazzini. Attualmente faceva parte dell’atelier della ceramica di Senigallia e quest’anno il Comune senigalliese aveva scelto di esporre in piazza Roma un presepe realizzato da lei.

Commosso il ricordo che ne fa il sindaco Maurizio Mangialardi che sottolinea come Giò Fiorenzi fosse una persona di grande umanità.

Qualche tempo fa alcuni chiaravallesi l’avevano incontrata nella sua casa di Marzocca per avere suggerimenti in merito al restauro dell’opera che è posta davanti alla scuola elementare in via Leopardi.

La scultura è stata realizzata in ferro e cemento e con il tempo si è verificata un’azione di ossidazione del ferro che ha prodotto una ruggine, visibile ad occhio nudo, che compromette la stabilità della statua, tenuto per di più conto che poggia su elementi abbastanza esili, che costituiscono le gambe della mamma che accompagna a scuola i due figli.

In quell’occasione l’artista aveva mostrato grande disponibilità ed aveva dato tutto il supporto tecnico e artistico per avviare una corretta manutenzione.

La speranza è che al progetto di restauro si dia presto un seguito da parte dell’Amministrazione comunale perché quel monumento, oltre che essere un prodotto di un’artista del territorio, fa ormai parte dell’immagine di Chiaravalle che sarebbe un peccato andasse perduta.

Gianluca Fenucci

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