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CHIARAVALLE MOVIDA NELL’OCCHIO DEL CICLONE, “SIAMO CHIARAVALLE”: «SPORCIZIA E MANCATO RISPETTO DELLE REGOLE»

Discarica a cielo aperto in una via di Chiaravalle

Discarica a cielo aperto in una via di Chiaravalle

CHIARAVALLE, 19 agosto 2016 – “Ben venga la movida e il divertimento ma così non va, bisogna rispettare le regole”. Giovanni Spinsanti, Silvia Camerucci e Marco Torelli, consiglieri comunali di opposizione della lista Siamo Chiaravalle, si dicono favorevoli alle iniziative intraprese in città ed agli eventi estivi promossi dai vari locali cittadini ma sollecitano anche un’attenta vigilanza ed il rispetto delle norme vigenti. “Sicuramente le varie manifestazioni – sostengono i consiglieri di minoranza – sono un beneficio per tutti, abitanti ed esercizi commerciali. È la miscela vincente per tener vivo un paese: socialità e reddito. Una risorsa innegabile che va difesa. Tuttavia il giusto desiderio di svago e la necessità di fare cassa non possono spingersi oltre il limite della prevaricazione dei diritti altrui: di poter godere cioè del riposo notturno. Ma a Chiaravalle tale diritto è puntualmente negato a chi abita in prossimità dei locali notturni. Ci sarebbero precisi orari di chiusura, ma nessuno li rispetta. All’una dovrebbero essere abbassate le saracinesche, ma non avviene quasi mai; l’obbligo è divenuta una facoltà”. Spinsanti, Camerucci e Torelli evidenziano come molti esercenti si attengono agli orari, ma altri, consapevoli che nessuno verifica il rispetto delle regole, si attardano ben oltre l’orario stabilito. “Spesso anzi chi non è ancora rassegnato a dormire, dopo aver trascorso la serata e parte della notte nei locali dei paesi vicini, sa che a Chiaravalle trova ancora qualche serranda aperta e disposta a spinare una birra; sa che si può entrare in macchina impunemente nella Ztl, sa che all’occorrenza si può anche orinare sulle vetrine se proprio non si riesce a trattenere l’abbondanza di liquidi ingeriti o vomitarli per strada. Il tutto condito con urli strepiti e sberleffi a chi, esasperato si affaccia dalla finestra. Tutto questo il sindaco Costantini lo sa, perché a lui sono arrivate firme di cittadini che reclamavano il diritto alla quiete notturna, altri che in nome di una necessità stringente, turni di lavoro, congiunti malati che non si possono muovere, si sono rivolti al primo cittadino. A parte le frasi di rito non si è mosso un dito per risolvere la situazione. Anzi alla fine è stata scaricata la responsabilità sulle forze dell’ordine ma in realtà non c’è la volontà politica di sanare il problema. Basterebbe far prendere il porto d’armi ai vigili urbani che solo così sono autorizzati a fare turni di notte. Basterebbe qualche saltuario controllo dopo l’orario di chiusura stabilito e qualche sanzione. Abbiamo spesso sollecitato l’amministrazione a tutela di quei cittadini che non hanno ottenuto risposte dal sindaco. Le regole, signor sindaco, vanno rispettate e difesi i diritti di tutti, soprattutto dei più deboli, anche se procurano pochi voti”.

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