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Chiaravalle Nascita di una campionessa, le origini del fenomeno Sofia Raffaeli

La giovane iridata di ginnastica ritmica fu rapita dai piccoli attrezzi che si fanno volteggiare intorno al corpo

di Gianluca Fenucci

Chiaravalle, 22 settembre 2022 – Galeotta fu un’amica di famiglia che le regalò una palla e un nastro quando Sofia Raffaeli aveva appena 7 anni e già da 3 praticava la ginnastica artistica con la storica società di Chiaravalle, presieduta dalla mitica Loretta Tonti.

Sofia fu rapita dai piccoli attrezzi che si fanno volteggiare intorno al corpo e abbandonò i grandi attrezzi, la trave, le parallele, il cavallo. Anche perché decisero di portarla nella vicina Castelferretti, dove c’è una gloriosa società di ginnastica ritmica e dove Julieta Cantaluppi, che aveva appena terminato la sua carriera di ottima atleta, periodicamente andava a visionare le ginnaste più promettenti.

Sofia Raffaeli

Non ci volle molto all’occhio attento della Cantaluppi per vedere che aveva di fronte una bambina promettente e adatta per quella disciplina sportiva. Fu così che iniziò il sodalizio tra Sofia e Julieta, un rapporto speciale che ha portato a risultati straordinari.

«Un rapporto quasi simbiotico – dice Gianni, il padre della Raffaeli –, perché Sofia in pratica è stata la prima allieva della Cantaluppi e sono cresciute insieme: una come atleta e l’altra come validissima tecnica».

Del resto la stessa Sofia è grata alla sua allenatrice e a Kristina Ghiurova, mamma della Cantaluppi e pioniera della Società Ginnastica Fabriano, e ogni volta che può le ringrazia pubblicamente.

Nata il 19 gennaio 2004, da quando aveva 7 anni Sofia ha cominciato ad allenarsi a Fabriano e a 8 anni ha partecipato al suo primo campionato nazionale, giungendo subito seconda per poi vincere tutti i campionati giovanili successivi, allieve e juniores.

«I meriti della Cantaluppi? Sono immensi – dice ancora Gianni Raffaeli – perché ha sempre puntato su esercizi ai singoli attrezzi contenenti grandi difficoltà, non guardando il risultato immediato ma la preparazione a medio e lungo termine e questa lungimiranza alla fine è stata premiata. Una tappa importante per Sofia è stata l’Europeo del 2018, quando conquistò il quarto posto alle clavette, quarto posto ma il vero salto fu ai campionati mondiali di Mosca, nel 2019, quando vinse 3 medaglie d’argento».

E i genitori quanti meriti si attribuiscono?

«Noi non siamo stati atleti anche se lo sport ci piace, abbiamo solo il merito di averla sostenuta materialmente e moralmente senza mai essere invadenti e vivendo le sue competizioni ai margini».

Pietro, invece, il fratello 16 di Sofia che pratica la scherma ed è un ottimo studente di liceo classico, oltre a essere il suo primo tifoso, ha aiutato la sorella a preparare l’esame di maturità, simulando interrogazioni e colloqui con i docenti.


Nello scorso mese di giugno il Consiglio comunale di Chiaravalle decise di conferire la cittadinanza onoraria a Sofia Raffaeli ed ora anche il Comune di Fabriano percorre la stessa strada, conferendo la massima benemerenza cittadina per elevati meriti sportivi a Sofia Raffaeli, Milena Baldassarri, Julieta Cantaluppi e Kristina Ghiurova.

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