Segui QdM Notizie

Cronaca

CHIARAVALLE «Oggi è morto un uomo buono, è morto mio padre Aldo»

Aveva 87 anni, il ricordo commosso del figlio Gianluca Fenucci: «Vero, buono e generoso, sapeva che per poter ricevere bisogna saper prima dare»

Oggi è morto un uomo buono. E’ morto un uomo generoso, premuroso, sensibile. E’ morto mio padre.

Aveva 87 anni, Aldo, e da parecchio lottava con i malesseri dell’età. Era conosciuto e stimato, apprezzato e amato, a Chiaravalle e nel territorio. Ha trascorso una vita in compagnia dell’inseparabile moglie Maria Luisa, che lui affettuosamente chiamava “Lulli”. E poi siamo arrivati noi tre, Gianluca, Francesca, Giovanni. Aldo ci ha sempre dato ciò che poteva, anzi ci ha dato spesso più di quel che poteva e non penso certo ai soldi. Lavorava di buona lena per non far mancare nulla alla sua famiglia.

Aveva studiato fino a finire l’Avviamento ma la sua cultura era ampia: leggeva, scriveva, approfondiva, era curioso e voleva conoscere. Per me e i miei fratelli è stato un costante, continuo impulso a migliorare e a capire, a conoscere e a non accontentarsi, una inesauribile fonte di ispirazione. Era avanti, come si suol dire.

Con lui frequentavamo il teatro, il cinema, che amava molto, già da piccoli, così come frequentavamo le biblioteche, le librerie, le edicole e ascoltavamo tanta musica, Brahms e Beethoven soprattutto. Amava leggere i quotidiani: portava a casa Il Giorno quando su quel quotidiano scrivevano Gianni Brera di calcio e Gianni Clerici di tennis e amava Indro Montanelli.

Aldo e Maria Luisa, “Lulli”

E’ facile capire chi mi ha trasmesso le stimmate del giornalista. Aveva lavorato all’americana Remington e poi all’Olivetti ad Ancona, prima di essere titolare della filiale di Osimo, premiato come uno dei più efficienti titolari di filiale d’Italia. Amava lo sport, quasi tutto, e tantissimo il calcio. E io e Giovanni lo abbiamo ripagato con alcune soddisfazioni di cui andava orgoglioso. Anche Francesca nel suo piccolo è una grande sportiva e anche di questo il merito è stato di papà. Era un nostro appassionato tifoso, ci seguiva dalle tribune, ma la sua passione non tracimava mai nel tifo becero. Era un uomo poliedrico e dai tanti interessi, che ci ha trasmesso con pazienza e amore.

Era stato dirigente della Don Leone Ricci, della Biagio Nazzaro, del Circolo Tennis Beni, della società di Ginnastica Ritmica di Chiaravalle e anche della bocciofila. E poi la passione per la politica: era stato un convinto democristiano, consigliere comunale in due consiliature e per 10 anni.

La famiglia Fenucci con l’allenatore Fabrizio Castori

Mi fa tanto piacere leggere i commenti delle persone che lo hanno conosciuto e hanno condiviso con lui, pur da avversari, l’esperienza politica. Tutti lo ricordano per la sua pacatezza, l’eleganza, la sua apertura al dialogo, il suo stile.

Nel territorio era anche conosciuto perché aveva fatto parte come socio della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi ed era stato il miglior amico di Alberto Corinaldesi, a cui è intestata un’associazione chiaravallese. Ma al primo posto c’era la sua famiglia, noi figli, mamma Lulli e i suoi nipoti, Tommaso, Maddalena e la piccola Maria. Era anche un amante autentico del mare, della montagna e della natura, un appassionato e infaticabile camminatore, un allievo di don Leone il quale gli aveva insegnato che bisogna dare prima di poter ricevere.

A chi ha cercato di fargli del male, in politica e nella vita, per invidia e gelosia dico che io e i miei fratelli sappiamo bene chi era nostro padre. Oggi è morto un uomo buono e generoso. Un uomo vero. Oggi è morto mio padre.

Gianluca Fenucci

Il funerale sarà celebrato sabato 7 agosto alle 10.30 nell’abbazia di Santa Maria in Castagnola, da domani venerdì 6 agosto si potrà salutare Aldo presso la casa funeraria Santarelli vicino all’ex Mercatone Uno.

Al nostro Gianluca sentite condoglianze da parte di tutta la redazione di QdMNotizie

©RIPRODUZIONE RISERVATA

News