CHIARAVALLE PAROLE PESANTI IN CONSIGLIO, BARTOLUCCI SI SCUSA

All’origine dello scontro con l’ex vicensidaco Moscatelli la vicenda del posizionamento dell’opera la “Cuccuma”

 

CHIARAVALLE, 3 ottobre 2019 –  Gianni Lupini, apprezzato artista chiaravallese, aveva donato a Chiaravalle un’opera di grandi dimensioni denominata “La cuccuma”, nome dialettale della caffettiera, che è stata rispedita al mittente dall’attuale amministrazione comunale.

La questione è stata dibattuta in consiglio comunale con Jacopo Falà consigliere del PD che ha accusato il consigliere di maggioranza Moreno Bartolucci di aver mancato di rispetto ed offeso l’ex assessore Antonio Moscatelli, che era stato uno dei promotori dell’opera di Lupini.

«È stata artatamente montata una polemica – replica Moreno Bartolucci – quando bastava attenersi ai fatti. Sono stato l’unico esponente della maggioranza ad aver parlato con Gianni Lupini di cui sono amico e proprio in virtù di questa amicizia mi sono astenuto dal votare sul mancato posizionamento dell’opera nella rotatoria stradale che sembrava in un primo tempo la dovese ospitare. Nella foga della discussione ed essendo emotivamente coinvolto nella vicenda ho involontariamente accusato di truffa l’ex vicesindaco Antonio Moscatelli, uno degli attori protagonisti in questa storia. Non ho difficoltà ora a scusarmi con Moscatelli per l’uso di questo termine inappropriato, rettificato immediatamente per altro a caldo nel mio intervento, spiegando cosa intendevo dire. Del resto esiste una registrazione del consiglio comunale che presto sarà online e tutti potranno darsi una spiegazione. Mi dispiace – continua Bartolucci – soprattutto avere prestato il fianco al consigliere Falà, solerte estensore della lineare mozione, fornendogli l’unico appiglio al quale si potesse attaccare per la sua replica. Non ho difficoltà a scusarmi perché sono abituato a farlo quando sbaglio. Ma credo che ci sono anche delle persone che dovrebbero scusarsi con Lupini per come hanno gestito l’intera vicenda dal 2010. Quelle stesse che in nome di una amicizia sbandierata, usano le persone per i loro fini. Io ho un’altra idea dell’amicizia».

Gianluca Fenucci

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