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CHIARAVALLE PASTORI TEDESCHI “DELLA DECIMA MAS “, FIOCCANO LE POLEMICHE A LIVELLO NAZIONALE

Una polemica innescata a Monza da un consigliere comunale ha avuto la ribalta delle grandi testate

 

 

CHIARAVALLE , 19 settembre 2018Zibo Della Decima Mas osserva il suo allevatore ed istruttore con quegli occhi profondi e che ti toccano l’anima. Di certo non capisce perché l’allevamento da cui proviene – Della Decima Mas – e il suo proprietario, Daniele Barbanera, siano nell’occhio del ciclone per via di una polemica innescata a Monza da un consigliere comunale sull’opportunità di avere un altro bell’esemplare di pastore tedesco, Narco della Decima Mas, nell’unità cinofila impegnata a contrastare lo spaccio di droga nella città brianzola visto che l’allevamento da cui proviene, Della Decima Mas appunto, prende il nome dal corpo d’armata della Repubblica Sociale, dove militarono anche Dario Fo, Walter Chiari, Enrico Maria Salerno e Giorgio Albertazzi.

Anche Asso, splendido pluricampione tra i cani di quella razza morto da qualche tempo, faticherebbe a comprendere una polemica che era già stata sollevata qualche tempo fa ad Albenga a causa proprio del nome, accusato di richiamare al “fascismo”, dell’allevamento del Mulino di Agugliano di proprietà di Daniele Barbanera, chiaravallese che da sempre ama i cani e da decenni li addestra con amore e con grande perizia e competenza. «Non capisco come si possa far polemica su degli animali che sono addestrati anche per salvare vite – dice Daniele Barbanera – per scavare tra le macerie causate da terremoti e calamità naturali e che sono spesso utilizzati per combattere lo spaccio di stupefacenti».

Nella zona ma anche in tante parti del mondo, Barbanera è conosciuto e noto. La sua passione per i pastori tedeschi e per i cani lo ha portato in ogni dove. Dei suoi 62 anni, tanti li ha dedicati completamente ai suoi amici a quattro zampe, educandoli, istruendoli come veri atleti, come fedeli amici dell’uomo. «Il mio interesse per i cani risale alla mia adolescenza: nel 1965 ebbi finalmente la soddisfazione di possederne uno, era una femmina nero focata alla quale misi il nome di Janka. Fu la mia prima grande amica alla quale dedicai tutto il mio tempo libero, donandole cure e affetto.

A Chiaravalle un ex agente della polizia di stato in pensione addestrava pastori tedeschi: da qui nacque la scintilla che ha mosso la mia passione verso lo sport con il cane». Non furono subito successi. «Le mie prime deludenti prove da lavoro hanno rinforzato la mia voglia di migliorarmi e di mettermi in discussione, partecipando a gare sempre più selettive dimostrando a me stesso che, con l’impegno, la passione e l’inventiva, si poteva migliorare in questo avvincente sport che lega l’uomo al cane in un rapporto unico. Con altri amici appassionati, proprietari di soggetti di varie razze, ho iniziato a lavorare cercando di creare un gruppo affiatato che doveva crescere unito. Con questo spirito molti cani che ho allevato di varie razze da utilità sono arrivati ai Campionati Italiani e Mondiali con buoni risultati. Più volte sono stato impegnato in qualità di figurante ai Campionati Italiani e Mondiali di Addestramento delle varie razze da utilità. Ho partecipato a molti Campionati Italiani e Campionati Mondiali di Addestramento. Da tutto questo la passione per l’allevamento del cane da pastore tedesco con la predisposizione allo sport da utilità».

Per Daniele Barbanera i cani sono un po’ come i figli ed i suoi figli, Adele veterinaria di 30 anni ed Enrico di 29, lo seguono con passione nella sua attività. «Ho distrutto tante automobili per portare i miei cani in ogni angolo del mondo ma è una grande soddisfazione aver dato molti miei cani alle forze dell’ordine per operazioni antidroga, antiesplosivo e per l’ordine pubblico».

Gianluca Fenucci

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