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CHIARAVALLE Pediatra in pensione, disagi per l’utenza

L’associazione “Chiaravalle domani” si è confrontata con l’assessora Cristina Amicucci: «Consultori ridotti all’osso»

CHIARAVALLE, 16 luglio 2021 – Un confronto con l’assessora ai Servizi sociali, Cristina Amicucci, per fare il punto sulla sanità chiaravallese partendo dal pensionamento della pediatra Dolci: tante le segnalazioni dei cittadini all’associazione Chiaravalle Domani, costretti a raggiungere Falconara Alta per fare una visita pediatrica con la sostituta, visto che altri medici pediatri sono pieni.

Al centro la vicesindaca Cristina Amicucci con gli assessori Chiappa e Favi

«L’Asur conteggia gli utenti da 0 a 6 anni (età in cui si deve essere assegnati a un pediatra convenzionato con il Ssn) senza tenere in considerazione i ragazzi dai 6 ai 14 anni (fascia di età in cui si può decidere di passare al medico di famiglia) – spiega l’assessora Amicucci -. Da questo conteggio è risultato che il Comune con più carenza di pediatri è quello di Falconara. Come Amministrazione cercheremo di capire con la nuova pediatra, facendo anche appello alla sua sensibilità e con piena collaborazione da parte nostra, se possa esserci la possibilità di fare ambulatorio almeno un giorno a settimana anche a Chiaravalle».

Focus anche sull’ospedale di Chiaravalle, tornato utile con la pandemia: con l’attuale regresso dei contagi e dei ricoveri per questo virus, qual è la situazione?

«L’ospedale di comunità di Chiaravalle ha fatto la sua parte e i ringraziamenti vanno a tutto il personale. Attualmente non ci sono più pazienti Covid ricoverati, è stata effettuata la sanificazione e il completamento dei lavori per l’ascensore. Vigileremo sullo svolgimento dei lavori di messa a norma e per l’ampliamento della Rsa, con un impegno di 6 milioni di euro, come ci aveva annunciato il direttore denerale Asur alla presenza dei Sindaci di Ambito territoriale sociale 12».

Per quanto riguarda l’attività dei Consultori, la Amicucci spiega che «nei due consultori del nostro Ambito (Falconara e Chiaravalle) le équipe sono incomplete, ridotte all’osso. I consultori sono sempre stati strategici nel gestire le situazioni di alta conflittualità familiare nei casi di maltrattamenti e abusi. In tutto ciò ci preoccupa il fatto che i consultori sembra si stiano ritirando istituzionalmente da tutte le attività per la tutela minori. Chi si occuperà della valutazione delle competenze genitoriali richieste dall’autorità
giudiziaria, della valutazione delle coppie disponibili all’adozione e all’affido familiare e del recupero dei
danni psicologici di chi ha subìto violenza, abbandono e abuso? Il servizio sociale professionale degli enti locali da solo non può assumersi la valutazione e la presa in carico di situazioni complesse, che necessitano di un intervento multidisciplinare. Se la volontà fosse quella di smantellare i consultori e di non iniziare a investire seriamente sul benessere dei cittadini in crescita, avremo costi umani e sociali enormi. I minori che purtroppo si ritrovano in situazioni problematiche se oggi non vengono trattati in maniera adeguata, domani diventeranno adulti con enormi difficoltà».

Organico ridottissimo anche nell’Umee (Unità multidisciplinare per l’età evolutiva), ruolo essenziale per il tema dei minori con disabilità, così come l’Umea (Unità multidisciplinare età adulta).

«All’Umee di Chiaravalle operano una neuropsichiatra infantile, due logopediste, una psicologa part time: mancano almeno una psicologa a tempo pieno e una assistente sociale, figure importanti per il lavoro di
valutazione che serve ad avviare tutta una serie di pratiche, che attualmente sono quasi ferme. I genitori
non riescono a farsi certificare la disabilità e le ore di assistenza, alcuni che possono permetterselo
ricorrono al privato, per altri deve provvedere il giudice. All’Umea ci sono solo una assistente sociale, una psicologa part time e una neurologa. Per quanto riguarda la Salute mentale delle quattro figure previste al Csm di Falconara attualmente ve ne è solo una».

I Sindaci dei Comuni dell’Ambito Territoriale 12 negli ultimi anni hanno sollecitato più volte per iscritto i vertici Asur, segnalando la grave carenza di personale e chiedendo incontri urgenti per mettere in atto strategie e interventi consoni.

«Da parte della Regione mi aspetto che, nel più breve tempo possibile, vengano assunte decisioni serie, che dimostrino un forte senso di responsabilità nel garantire adeguatamente tutti i servizi e il diritto alla salute, pubblica e per tutti».

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