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CHIARAVALLE RALLENTATORI ARTIFICIALI, POLEMICHE DI FUOCO: “INVISIBILI DI NOTTE, PROVOCANO INCIDENTI E CADUTE”

CHIARAVALLE, 4 gennaio 2017 – Non c’è pace in via De Amicis. La strada che da mesi è nell’occhio del ciclone dopo la ristrutturazione e che è divenuta una delle vie di maggior traffico a Chiaravalle, è ora nel mirino degli automobilisti per un paio di dossi che, a detta dei più, non sarebbero a norma perché troppo alti. “Parlo anche a nome di altri concittadini – dice un automobilista alla guida di una Mercedes – perché il dosso al centro della via ha causato già diverse vittime con danni significativi alle auto: come si può costruire un rallentatore simile che sembra davvero spropositato tanto è alto? “. In effetti, in prossimità del dissuasore di velocità posto in mezzo a via De Amicis ci sono segni dappertutto e l’asfalto è già molto rovinato. “Anche andando molto piano – dice l’automobilista – diverse macchine toccano e strisciano sull’asfalto causando danni all’asfaltatura e soprattutto ai veicoli: so di alcuni che hanno già fatto causa al Comune ed altri vogliono seguirne l’esempio. Non si capisce perché il primo dosso di ingresso alla via sia quasi inesistente mentre dopo nemmeno cento metri ce ne sia un altro esageratamente alto e dice che via De Amicis è anche itinerario privilegiato per i mezzi di soccorso come le autoambulanze. Abbiamo più volte esposto il problema ai vigili urbani che affermano che non è di loro competenza”. La legge prevede l’installazione di dissuasori ed alcuni affermano che però non possono superare i 7 centimetri di altezza: quello di via De Amicis supera abbondantemente quel livello. Le polemiche fanno il paio con quelle scatenate qualche mese fa da residenti ed automobilisti per via Molino e via Ronco, due strade periferiche dove sono stati edificati diversi dissuasori di velocità. “Dossi realizzati in asfalto e disseminati con eccessiva densità lungo la via – sostengono i residenti – tanto che percorrere via Molino diventa quasi un calvario”. Mesi fa ci si era lamentati perché erano pressoché invisibili di notte tanto che alcuni motociclisti avevano subito incidenti e cadute per fortuna non gravi e un mezzo agricolo in transito ne aveva letteralmente sradicati alcuni. Anche in quel caso sembra ci siano state vertenze e richieste di danni ed anche in via Ronco, la strada che costeggia il cimitero comunale, i rallentatori artificiali erano finiti nel coro delle critiche dei cittadini e degli automobilisti perché “irregolari e pericolosi”. “Invece di limitare il pericolo rappresentano solo un grande ostacolo per la circolazione”. Tornando a via De Amicis, la legge prevede che i rallentatori per limiti di velocità pari a 30 chilometri all’ora, come previsto in quella strada, siano alti al massimo 7 centimetri ma c’è chi si è preso la briga di misurarli e afferma che quello centrale che è oggetto delle polemiche e che causerebbe danni anche gravi alle auto in transito è alto quasi il doppio.

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