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CHIARAVALLE SCONTRO POLITICO DOPO IL CROLLO DEL TETTO DEL MONASTERO: ADESSO OCCORRONO FONDI PER IL RESTAURO

chia4CHIARAVALLE, 24 settembre 2016 – “Dopo tante opere fatte l’amministrazione comunale deve risolvere un’altra grana che giaceva sopita da decenni: il restauro del monastero”. Il sindaco Damiano Costantini commenta così la notizia del crollo di parte del tetto del monastero attiguo all’abbazia. Il sindaco non nasconde il suo disappunto verso la giunta precedente guidata da Daniela Montali del PD.

“Il monastero – sottolinea Costantini – è stato acquisito al patrimonio comunale nel 1996. La parte ristrutturata con denaro pubblico, oltre 450 mila euro, dalla giunta guidata dal prof. Bianchiniè stata poi ceduta nel 2010 alla parrocchia. Sulla parte rimanente non sono stati effettuati interventi nel corso dei decenni”.

chia2Il sindaco sottolinea che l’amministrazione comunale ha stretto una collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Architettonici per la progettazione della ristrutturazione dell’immobile. Il comune ha incaricato una professionista del settore per supportare la Soprintendenza. “Bisogna giungere ad un progetto esecutivo, che non c’è mai stato, che ci permetterebbe di partecipare a finanziamenti pubblici e di iniziare la riqualificazione del monastero intervenendo immediatamente sul tetto. Una nuova sfida, condivisa con i cittadini, che comporterà un’ulteriore spesa per la città. Non è più possibile rimandare un problema che per troppo tempo è stato accantonato. Abbiamo scongiurato la costruzione di un supermercato accanto al monastero, ora è tempo di riqualificare il più importante monumento della città”.

tetto-buco-chiesaIl PD, però, rimanda al mittente le accuse di inerzia e replica all’attuale sindaco. “L’amministrazione comunale guidata da Daniela Montali ha sempre cercato soluzioni adeguate che mirassero alla restituzione ad uso pubblico dei locali dell’ex-agenzia. Il contesto economico in cui sono venuti a trovarsi i comuni non ha favorito interventi risolutori. Va però ricordato il progetto Una città per Maria Montessori, presentato nell’ambito del bando per progetti di recupero di quartieri degradati. Il progetto venne messo a punto con il coinvolgimento dei cittadini: ad esso collaborarono associazioni, soggetti economici privati, professionisti con momenti di confronto pubblico e assunzioni di impegni precisi per la sua realizzazione anche da parte di privati. Il progetto si classificò al secondo posto nella graduatoria di quelli ammessi al finanziamento ma, all’ultimo momento, i fondi che dovevano essere assegnati a Chiaravalle furono dirottati dalla regione sulla provincia per interventi di edilizia residenziale popolare. L’intervento prevedeva un impegno economico molto rilevante che avrebbe consentito un pieno recupero del complesso, recupero che non potrà mai essere sostenuto dal solo bilancio comunale visto che si parla di diversi milioni di euro. Poi fu presentato un nuovo progetto di recupero, più limitato ma utile a restituire alla città la fruibilità e la messa in sicurezza del complesso. Purtroppo altri interventi su altri territori furono giudicati più urgenti. Per preservare le caratteristiche di tutta l’area di interesse storico-culturale nel 2010 furono approvate dal consiglio comunale le linee di indirizzo del nuovo piano particolareggiato del centro storico”.

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