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Chiaravalle

CHIARAVALLE “SE LO VEDO GLI SPARO”

L’arma con cui Mario Rosati ha sparato è risultata essere rubata

 

CHIARAVALLE, 5 giugno 2018 – Mario Rosati, il 91enne di Chiaravalle che nella mattina ha sparato al figlio Renato, è stato arrestato per tentato omicidio aggravato, porto abusivo d’arma da fuoco e ricettazione.

Quest’ultimo reato contestatogli perché il fucile ( Calibro 12) utilizzato è risultato essere rubato perché di proprietà della ex moglie. L’arrestato, dopo l’interrogatorio del PM intervenuto sul posto, è stato accompagnato presso la casa circondariale di Ancona.

“Se lo vedo gli sparo!”

I soci del circolo che frequentava avevano sentito tante volte pronunciare da Mario Rosati questa frase. Era rivolta al figlio Renato, un uomo di 66 anni eccentrico e brillante ma tranquillo e amante del teatro e degli eventi sociali e culturali. Nessuno dava peso a “Battente”, come era soprannominato l’anziano di 91 anni, celebre per le sue tante scorribande e per qualche problemino con la giustizia ma non certo uno che un giorno può travestirsi da Rambo, imbraccia il suo fucile da cacciatore e spara davvero al figlio e per puro caso non lo uccide. Eppure Mario Rosati col figlio Renato non aveva buoni rapporti.

Tutt’altro. Ma non li aveva neppure con parecchia altra gente.

Tanto che in molti lo descrivono come un tipo violento e rude, grossolano e volgare. Uno che aveva una moglie che ne aveva passate troppe e aveva deciso di andarsene a vivere con la sorella in un altro quartiere di Chiaravalle. “Battente” allora, che si vantava anche delle sue conquiste e di una fama da viveur di provincia, aveva pensato bene di cominciare un’altra vita con una badante romena che si era trasferita a casa sua. Mario Rosati era proprietario di un terreno vicino al cimitero di Chiaravalle dove allevava animali da cortile che poi rivendeva e viveva da anni con una piccola pensione.

Oltre a Renato ha anche un altro figlio, Romano di 68 anni, che abita a Jesi da trent’anni con la moglie. Che “Battente” fosse un tipetto da prendere con le molle insomma lo sapeva tutti ma nessuno forse poteva prevedere che in un mattino neanche tanto torrido di inizio estate potesse a 92 anni diventare il potenziale assassinio di un figlio un po’ stravagante ma ben voluto da chi lo conosce. Un figlio, Renato, che anche domenica scorsa aveva partecipato con la moglie ad un evento culturale al chiostro dell’abbazia.

(Gianluca Fenucci)

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