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Chiaravalle Sofia Raffaeli, la leggenda comincia a 18 anni

Campionessa del mondo di ginnastica ritmica e qualificata per le Olimpiadi di Parigi: grande festa con la famiglia, nonno Nello, Julieta Cantaluppi e gli amici

di Gianluca Fenucci

Chiaravalle, 18 settembre 2022 Sofia Raffaeli scrive la storia a Sofia. All’Armeec Arena della capitale bulgara, nella finale all-around, la 18enne chiaravallese si conferma eccezionale e si laurea campionessa del mondo di ginnastica ritmica centrando anche con due anni di anticipo la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024.

In tre giorni Sofia Raffaeli ha stravinto su avversarie forti e agguerrite e ha lasciato il mondo della ritmica a bocca aperta. Ha vinto tutto quello che c’era da vincere, prima conquistando tre medaglie d’oro nelle finali individuali della palla, del cerchio e del nastro e un bronzo alle clavette e ieri ha sbaragliato il campo nell’all-around, nella finale più attesa dei Mondiali di Sofia.

Il papà, la mamma, il fratello Pietro, nonno Nello, Julieta Cantaluppi, Baldassarri e Morosin


L’impresa leggendaria della diciottenne delle Fiamme Oro, prima italiana a imporsi nel concorso generale individuale, è stata premiata con il punteggio complessivo di 133.250.

Festa grande per la famiglia Raffaeli che da martedì scorso si è trasferita nella capitale bulgara per seguire e sostenere Sofia.

«Oggi (ieri, ndr) è stata davvero stata durissima – dice al telefono il padre Giorgio c’era una grande tensione. Anche nelle altre serate le gare sono state tirate e molto appassionanti ma l’all-around è la competizione regina e Sofia non aveva iniziato benissimo».

Gianni Raffaeli, stimato architetto chiaravallese, è a Sofia con la moglie Milena, docente alla facoltà di ingegneria dell’Università di Ancona, col figlio Pietro, il fratello di Sofia e l’inseparabile nonno Nello, che per anni ha accompagnato la campionessa in erba da Chiaravalle a Fabriano in macchina, sobbarcandosi chilometri e sacrifici.

«La gara è stata da subito in salita – continua Gianni Raffaeli emozionato eppur lucido nel commentare le imprese della figlia – ma Sofia è stata come al solito bravissima e ha tirato fuori il meglio. Una grande soddisfazione per tutti noi anche perché Sofia, soprattutto dopo le vittorie dei giorni scorsi e il non brillante risultato delle Farfalle, aveva tante pressioni su di lei ma ha dimostrato di essere molto forte anche psicologicamente. Moltissimi meriti li ha la sua allenatrice Julieta Cantaluppi, ex atleta di alti livello, che sa perfettamente come prepararla».

Sofia Raffaeli

E nonno Nello come ha reagito alla vittoria della nipote?

«Non sta più nella pelle – continua Gianni Raffaeli – e non è riuscito neppure a guardare l’ultimo esercizio alla palla tanta era la tensione che aveva accumulato in questi giorni».

Il Vulcano che in tantissimi chiamano Formica atomica, ma Sofia non ama questo nick name, si allena con grande dedizione e passione, con precisione e puntualità. Il padre svela un retroscena poco conosciuto.

«Durante il lockdown dovuto alla pandemia ci siamo attrezzati e a casa, dove abbiamo un locale abbastanza ampio, abbiamo allestito una pedana lunga 8 metri dove Sofia continuava a ripetere esercizi e movimenti. Instancabile, e ha un senso del dovere e una cultura dell’allenamento davvero incredibili tanto che questa pedana casalinga la utilizza ancora quando torna dalle sedute di allenamento: prova, riprova e riprova ancora e certamente questa preparazione è alla base dei suoi successi».

Uno scricciolo di 37 chilogrammi di muscoli e nervi, con un talento irripetibile, è in cima al mondo: è partita da Chiaravalle per allenarsi duramente a Fabriano e arrivare più in alto di tutte in un pomeriggio bulgaro che regala zucchero filato, sorrisi e un pensiero di vicinanza alle sue Marche, messe in ginocchio dall’alluvione, alle quali dedica la vittoria

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