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CHIARAVALLE TEATRO VALLE: GIANFRANCO PEDULLA’ E GLI ALLIEVI DI VISIONAREA PORTANO IN SCENA LA MONTESSORI

CHIARAVALLE, 3 maggio 2018 –  Dopo Massimo Ferretti è la volta di Maria Montessori.

Il direttore artistico Gianfranco Pedullà e gli allievi di VisionArea, il laboratorio teatrale promosso dall’assessore alla cultura Francesco Favi, mettono in scena sabato 5 e domenica 6 maggio alle 21 al Teatro Valle, “Maria Montessori o la scoperta del bambino”, spettacolo che racconta la ricerca esistenziale e culturale di Maria Montessori, sempre tesa all’educazione verso la libertà.

“Abbiamo cercato di raccontare il senso di una ricerca pedagogica molto diffusa in tutto il mondo ma anche di una vicenda umana molto singolare – dice Pedullà – con l’obiettivo di gettare qualche luce sugli elementi di modernità e contemporaneità di Maria Montessori, pensando anche al segno profondo da lei lasciato in campo etico e giuridico a favore dei bambini e delle donne”.

Il direttore artistico di VisionArea con il suo laboratorio aveva portato in scena nel 2015 “L’ultimo soldatino pasoliniano”, dedicato al poeta chiaravallese Massimo Ferretti, a cui è intitolata la biblioteca.

Ora chiude il cerchio con la dedica teatrale alla figlia più illustre di Chiaravalle, protagonista assoluta dello scenario pedagogico, scientifico e filosofico mondiale.

Pedullà ha ideato il progetto in collaborazione con Gabriele Bonafoni, Rosanna Gentili e Marco Natalucci; sul palcoscenico ci saranno Cinzia Caimmi, Valeria Cupis, Roberta Della Bella, Joele Ferri, Lara Giancarli, Elisa Giulietti, Ilaria Lucaroni, Roberta Marchetti, Rachele Medici, Ruggero Novembre, Patrizia Parasecoli, Sara Petrini, Francesco Pierini, Jacopo Pietroni, Silvia Rettaroli, Beatrice Rondini, Samuele Sgroi, Kejsiana Tafani, con la partecipazione di Rosanna Gentili.

“Tenteremo di evidenziare i nodi salienti della ricerca scientifica, pedagogica, umana della Montessori: la nascita a Chiaravalle, il trasferimento a Roma, gli studi di medicina, la scoperta dell’infanzia, la creazione di un metodo educativo rivoluzionario, i libri di successo, il ricongiungimento con il figlio, i viaggi in tutto il mondo, i contrasti con il potere politico, il continuo maturare delle proprie idee e ricerche, il ritorno a Chiaravalle, la morte”.

 

Gianluca Fenucci

 

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