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Chiaravalle

CHIARAVALLE TEATRO “VALLE” INACCESSIBILE PER UN DISABILE COSTRETTO A DISERTARE LA MOSTRA DI TONTI

CHIARAVALLE, 15 dicembre 2016 – Un cittadino in sedia a rotelle avrebbe voluto visitare la mostra del pittore e scultore Alvaro Tonti presso le salette Giacconi del teatro comunale Valle ma le barriere architettoniche impediscono ogni accesso e il disabile chiaravallese è costretto a tornare a casa malinconicamente e con tanto disappunto.

E’ quanto accaduto sabato scorso, un episodio che ha fatto riflettere sui diritti dei diversamente abili e ha suscitato il polemico intervento di Ivo Porfiri, presidente del comitato Comunità accessibili.

In queste sale il disabile non è potuto arrivare a causa delle barriere architettoniche

“Sabato scorso – dice Porfiri che rappresenta l’associazione nata a Fermo nel 1997 e costituita da genitori e familiari di persone che presentano varie disabilità ed alla quale sono iscritti anche diversi chiaravallesi – un disabile di Chiaravalle in carrozzina avrebbe avuto piacere di visitare la mostra del celebre artista Alvaro Tonti, a cui recentemente è stata conferita la cittadinanza onoraria del comune di Chiaravalle, nelle sale superiori del teatro comunale ma ha dovuto mestamente rinunciarvi perché tante barriere architettoniche bloccavano il suo cammino. Per questo si è rivolto al nostro comitato che ha tra i suoi obiettivi quello di cancellare le barriere architettoniche, sensibilizzare i normodotati sulle problematiche di movimento, biasimare le amministrazioni pubbliche insensibili ai bisogni dei disabili, progettare attività e laboratori indirizzate a persone disabili”.

Il comitato Comunità accessibili svolge la sua attività in tutta la regione da vent’anni. “Il nostro amico disabile chiaravallese voleva solo raggiungere il teatro per gustarsi la mostra di un grande artista come Tonti: ha faticosamente raggiunto il teatro poiché l’unico scivolo per salire sul marciapiede è posto molto lontano dall’ingresso della struttura e, dopo varie e difficoltose manovre per raggiungere quello delle sale dove è ospitata la mostra, sottoponendosi a un vero e proprio slalom in pochissimo spazio fra colonne, tabelloni in ferro battuto e pedane, si è trovato davanti un primo gradino e due rampe di ripide scale. Nessuno nei dintorni che potesse indicargli un accesso alternativo per i disabili. Dopo tre quarti d’ora ha scoperto che non c’era alternativa e che il Comune non ha pensato alle necessità dei diversamente abili. Così se ne è tornato a casa assai amareggiato”.

Il presidente del comitato precisa di essersi informato con alcuni operatori comunali e del territorio. “Mi hanno detto che gli amministratori comunali ed in particolare l’assessore ai servizi sociali Cristina Amicucci e Francesco Favi, assessore alla cultura, sono stati sollecitati da anni di non utilizzare sale e spazi con barriere architettoniche ma evidentemente le necessità dei disabili a Chiaravalle non sono tenute nella necessaria considerazione”.

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