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CINGOLI Bar e ristoranti al tempo del Covid, ci si adegua ma con tanti dubbi

Il nostro “viaggio” per chiedere ai gestori le proprie impressioni sui provvedimenti del Governo 

CINGOLI, 5 novembre 2020 – I bar e i ristoranti di Cingoli si stanno adeguando alle nuove misure imposte dai Dpcm per la prevenzione del Covid-19.

Abbiamo fatto un giro virtuale in alcune strutture del centro storico e non solo, ascoltando l’opinione dei ristoratori riguardo  queste nuove disposizioni.

La Taverna di Rò

La “Taverna di Rò”, in via della Portella, è aperta solo a pranzo.

«Per la verità – spiega il titolare Rossano Nocellisi lavora poco o niente. Per la cena sto provando con l’asporto, ma Cingoli non è una grande città come Roma, Milano o Venezia. Preferisco non commentare il Dpcm, meglio metterci una pietra sopra, e non sarà l’ultima».

L’interno della Trattoria Il Focolare

La “Trattoria Il Focolare”, in centro storico in via Avicenna, è aperta per la pausa pranzo, con l’asporto proposto di sera. Per il weekend, il ristorante propone un asporto dedicato, mentre chi verrà nel locale potrà scegliere il menu alla carta.

«Certamente – spiega la titolare Stefania Cicarilli – si è visto un calo di ospiti, anche se fino a due domeniche fa a pranzo ho fatto il tutto esaurito e mi sembrava di trovarmi in pieno agosto. Ora speriamo in un lieto fine, come nei film».

Il pub-ristorante Rock Abbey

Il pub-ristorante “Rock Abbey”, in Corso Garibaldi, è aperto a pranzo dal martedì alla domenica, con chiusura alle 18.

A cena, è previsto l’asporto, prenotando entro le 19.30. Per il fine settimana saranno proposti dei menu a tema, sempre su prenotazione.

«Se queste misure – ci dice la proprietaria Alessandra Iosa – serviranno a salvare la situazione nelle prossime settimane, al fine di far scendere i contagi ed evitare il lockdown, allora sono d’accordo. Una chiusura totale a dicembre sarebbe disastrosa. Penso, tuttavia, che bisognava pensarci prima di arrivare a questo punto. Non è colpa solo dei bar e dei ristoranti se i contagi sono in aumento, ma anche dei trasporti pubblici nelle grandi città. Penso anche che dentro le scuole non sempre si rispettino le regole».

Il giardino de “Il brillo parlante”

Ha deciso di chiudere fino al 24 novembre il locale “Il brillo parlante” in via Roma.

«Le misure – commenta la proprietaria Raffaella Chiaramoni – possono essere anche giuste, ma non possiamo essere lasciati soli, senza supporto economico. La gente, inoltre, deve indossare la mascherina, quanto meno all’esterno. Oggi a Cingoli il 50% delle persone passeggia senza mascherina, di cosa vogliamo parlare se non si rispettano le regole?».

L’esterno del Ristorante “Lo Smeraldo”

Spostandoci  sul Lago di Castreccioni, il ristorante “Lo Smeraldo” si sta organizzando per l’asporto ed è comunque aperto a pranzo.

«Ci adattiamo alle regole – chiarisce la co-titolare Claudia Branchesi – cercando di lavorare in sicurezza, per i clienti ma soprattutto per noi e per i nostri dipendenti».

Giacomo Grasselli

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