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CINGOLI CALCETTO, SANZIONI PESANTISSIME PER VICTORIA STRADA E PASSO TREIA

CINGOLI, 7 febbraio 2019 – Il Giudice Sportivo condanna la Polisportiva Victoria e il Futsal Passo Treia alla sconfitta a tavolino per 6-0.

E’ questo il verdetto della giustizia sportiva marchigiana in merito ai fatti di venerdì scorso, 1 febbraio, con la rissa in campo tra tifosi, dirigenti e giocatori (leggi qui).

Ai treiesi è stata comminata una sanzione di 150 € per aver permesso l’ingresso nel rettangolo dei propri sostenitori, mentre tre giocatori, due cingolani ed uno locale, sono stati squalificati per un totale di 11 giornate. 

Il Polisportiva Victoria aveva denunciato l’avvenuto attraverso un comunicato stampa. Nel testo, si denunciava l’ingresso in campo dei tifosi locali in seguito a un fallo di reazione di un giocatore stradese. Ne è scaturito un violento parapiglia.

La società Futsal Passo Treia non ha risposto direttamente, ma un suo dirigente ha accusato, su facebook, la società di Villa Strada di eccessivo vittimismo, pur annunciando di essere disposto ad accettare qualsiasi decisione del Giudice Sportivo in merito.

Ieri, 6 febbraio, nel Comunicato Ufficiale n° 40 della Delegazione Provinciale di Macerata della L.N.D., il giudice sportivo Avv. Andrea Marchiori ha osservato che “la gara è stata sospesa al 22’ del secondo tempo a causa dell’invasione di campo da parte delle due tifoserie, nonché a causa delle rissa verificatasi nel terreno di giuoco tra tifoserie e calciatori.” Quindi ha ritenuto diassegnare partita persa ad entrambe le società con il risultato di 6-0e sanzionarecon l’ammenda di Euro 150,00 la Società Futsal Passo Treia per aver permesso l’ingresso sul terreno di gioco dei tifosi”. Inoltre, sono stati squalificati per tre giornate due calciatori di casa, uno peraver colpito intenzionalmente un avversario a giuoco fermo senza provocare dolore”, l’altro peraver colpito con uno schiaffo un calciatore avversario senza provocare dolore” dopo la sospensione della partita, e un giocatore ospite, per “aver colpito con un pugno al volto un calciatore avversario a giuoco fermo senza creare conseguenze”. Un altro giocatore cingolano è stato squalificato per due giornate “per aver spintonato con entrambe le mani un calciatore avversario” durante la rissa.

La Polisportiva Victoria ha replicato alle decisioni della giustizia sportiva questa sera, 7 febbraio, con un lungo comunicato stampa. “ Siamo amareggiatisi leggeper una pronuncia che non solo punisce entrambe le parti in modo discriminatorio rispetto ai fatti, ma commina una sanzione a dir poco riduttiva alla società aversaria, che invece, si è resa complice del misfatto.”
I dirigenti stradesi fanno intendere che non finirà qui la vicenda. “Ci riserviamo ovviamente di proporre ricorso nelle sedi opportune avverso una decisione che lascia tutti i nostri tesserati, e non solo, sgomenti e arrabbiati perché ancora una volta, invece di dare un segnale forte contro la gravità di certi comportamenti, le autorità competenti hanno preferito non sbilanciarsi e minimizzare quanto accaduto.”

Il Victoria non accetta, in particolare, le motivazioni usate dal giudice sportivo. “Sono stati travisati i fatticontinua il comunicatoperché è stato erroneamente ritenuto che la nostra tifoseria (composta da due ragazze e un giocatore infortunato con tanto di stampelle) abbia partecipato all’invasione di campo e alla rissa, nonché la sconfitta a tavolino comminata per aver erroneamente ritenuto che la sospensione della partita sia da imputare anche al comportamento della società ospite, quando invece quest’ultima è stata costretta a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine in quanto vittima delle violenze.”

Ancora non sono arrivate repliche da parte della società treiese, ma alcuni tesserati avrebbero chiesto scusa ai cingolani. “A dimostrazione della bontà chiude la nota della nostra ricostruzione c’è il fatto che l’allenatore del Futsal Passo Treia, con cui desideriamo pubblicamente congratularci per l’encomiabile gesto, ha deciso di recarsi personalmente, lunedì scorso, ai nostri allenamenti per scusarsi dell’accaduto con tutta la squadra, ammettendo tra l’altro, con estrema correttezza, le colpe dei propri tesserati.”

Giacomo Grasselli

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