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CINGOLI “Campagna Pulita”: «Per quanto tempo saremo il Bidone delle Marche?»

Dopo la notizia dell’abbancamento di altri 25.300 metri cubi di rifiuti nella discarica di Fosso Mabiglia il comitato di residenti sfoga la rabbia e la delusione

CINGOLI, 12 ottobre 2021 – Ora è ufficialela discarica di Fosso Mabiglia di Cingoli continuerà ad abbancare i rifiuti della provincia di Macerata oltre la sua scadenza del 31 ottobre. 

Ieri, lunedì 11, l’assemblea territoriale dell’Ata3 ha approvato il testo provvisorio del piano provinciale dei rifiuti, con il quale si prevedono di abbancare nella discarica cingolana ulteriori 23.500 metri cubi di rifiuti. 

Nel silenzio delle istituzioni locali, i circa 50 soci di Campagna Pulita, comitato di residenti nella zona di Fosso Mabiglia, in un comunicato stampa hanno riferito di essere arrabbiati e traditi. 

L’amarezza di Campagna Pulita

«In tutti questi tredici lunghi anni – spiega Tony Smith in rappresentanza del Comitato – in cui abbiamo combattuto contro la discarica e non abbiamo mai conosciuto il livello di rabbia incandescente che proviamo oggi. Abbiamo scoperto che la Provincia ha approvato un ampliamento di 23.500 metri cubi della discarica esistente, equivalenti ad altri 133 giorni d’abbancamento: è un boccone amaro da mandare giù. Stamattina, 19 giorni prima dalla prevista chiusura, si legge che è in corso un progetto per la realizzazione di un terzo bacino a Fosso Mabiglia, che prolungherebbe l’abbancamento per altri 2 anni. Altri 125.000 metri cubi di rifiuti in quella che un tempo era una valle incontaminata».

Leggi anche: CINGOLI / La discarica chiuderà il 31 ottobre? L’indignazione di “Campagna Pulita”

Nelle parole dei residenti di Lioni, Castelletta, Pavanella e Botontano si percepisce tutta la loro indignazione.

«Tredici anni di stress – si legge nel comunicato – preoccupazioni, piani bloccati, vite sconvolte, false promesse, rischi per la salute sconosciuti, una puzza terribile, un traffico intenso e veloce. Un classico esempio di spietata opportunità politica rispetto alla pianificazione e all’equità. Ora la prospettiva di altri tre mesi? Altri due anni? E poi, per quanto tempo ancora Cingoli sarà il “Bidone delle Marche”?».

«Non è colpa nostra»

Lo “schiaffo morale” dato dai Sindaci dell’Ata3 ai residenti sembra veramente molto forte.

«Niente di questa crisi è colpa nostra – continua Smith nella nota -, dopo la sentenza del Tar abbiamo accettato che la discarica sarebbe toccata noi, facendo il nostro dovere civico. Il 31 ottobre 2021 il nostro turno è finito, abbiamo dato. In qualsiasi momento negli ultimi otto anni si sarebbe potuto trovare il sito per la nuova discarica: bastava la volontà politica per prendere una decisione sgradevole, ma come tutti sappiamo ospitare la discarica è un voto perdente». 

L’indennizzo

Tra le varie indiscrezioni uscite nella stampa maceratese, ci sarebbe anche la possibilità di una ingente richiesta economica di indennizzo da parte del Comune per continuare a ospitare i rifiuti della provincia.

«Se si dovesse crede alla storia – si legge nella nota di Campagna Pulita – il Cosmari offrirà a Cingoli il triplo della tariffa attuale, circa tre milioni di euro, per ospitare la discarica per altri due anni. Simile a una tangente, che è molto difficile da rifiutare per qualsiasi Comune. Tuttavia, non è solo di questi soldi che dovremmo preoccuparci tutti. Ricordiamo bene tutte le riunioni interminabili, i piani, gli schemi, le bocciature, le nuove nomine del Consiglio che hanno portato allo zero assoluto di oggi». 

«Che tragico spreco di denaro pubblico – concludono Tony Smith e soci -, che modo cinico di gestire il governo locale. Tutto ciò che i Sindaci possono dire alla fine è la discarica non è nel mio cortile!”. 

Noi gli rispondiamo così: “Bene, ascolta, è nel nostro cortile ed è ora che tu prenda sul serio le tue responsabilità e faccia qualcosa al riguardo per alleviare la nostra sofferenza”».

Giacomo Grasselli

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