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CINGOLI CARABINIERI SCOPRONO 50 TRUFFE, UN GIRO D’AFFARI DI 500 MILA EURO

A gennaio un cingolano era stato truffato per la vendita di un trattore su un sito di e-commerce

 

CINGOLI, 16 novembre 2018 – Vende un trattore in un sito di e-commerce, alla consegna riceve un assegno falso e i Carabinieri scoprono 50 raggiri con la stessa dinamica, per un giro di affari di 500.000 euro. È successo a Cingoli, nello scorso gennaio, facendo partire una indagine della locale stazione. Tre uomini pugliesi, noti alle cronache giudiziarie, sono stati denunciati per truffa alla Procura di Foggia.

A fine di gennaio, un cingolano era stato truffato per la vendita di un trattore su un sito di e-commerce. L’uomo era stato contattato, tramite un’utenza telefonica mobile, da un soggetto interessato all’acquisto del veicolo. L’interlocutore era talmente soddisfatto delle foto viste su internet da non volere visionarlo dal vivo prima dell’effettivo pagamento con assegno circolare, promettendo di venirlo a ritirare personalmente. Nel giro di pochi giorni, il mezzo veniva ritirato a Cingoli da una persona, secondo la testimonianza del venditore, diversa da quella che l’aveva contattato inizialmente, la quale avrebbe consegnato al cingolano una carta d’identità (risultata poi falsa). Il veicolo, quindi, veniva caricato su un idoneo veicolo per il trasporto, mentre l’uomo consegnava al venditore un assegno circolare per il pagamento. La consegna è avvenuta di venerdì, dunque solo la settimana successiva l’assegno è stato posto all’incasso, quando si è scoperto che era falso.

I Carabinieri di Cingoli hanno dunque dato il via ad attività investigative di tipo “step by step”. Per prima cosa, è stato verificato se il modo di operare dei presunti truffatori fosse stato perpetrato in altre zone d’Italia, attraverso la ricerca in banche dati delle Forze di Polizia. Da ciò è emerso che questa tecnica era stata utilizzata anche in altre regioni italiane. Continuando nelle ricerche, è venuto a galla il nominativo di un 64enne, che viene riconosciuto dal cingolano come l’uomo che aveva ritirato il mezzo e consegnato l’assegno falso. Allo stesso modo, nelle altre truffe veniva consegnato un assegno circolare, che aveva lo stesso numero di serie di quello prodotto per il marchigiano, con date e beneficiari diversi. Dall’analisi dei traffici telefonici delle varie utenze emerse nell’indagine, si è venuto a conoscenza di un piacentino, venditore a sua volta di un mezzo agricolo su un sito internet, contattato dalle medesime utenze telefoniche apparse alla truffa ai danni del marchigiano. I militari del Comando di Cingoli si sono informati sul giorno e sull’ora della consegna, si sono presentati all’appuntamento e sono intervenuti evitando che il reato si concludesse. Sono poi stati analizzati i dati raccolti nell’ultimo intervento e sono state effettuate perquisizioni, dove è stato rinvenuto un computer.

Al termine dell’investigazione, si è giunti alla conclusione che tre uomini pugliesi, di 64, 46 e 34 anni, già noti alle cronache giudiziarie, avevano messo in piedi una holding dedita alla truffe a danno di venditori di mezzi ed attrezzi agricoli su siti di e-commerce, utilizzando sempre la stessa tecnica: contatto telefonico, ritiro del bene sul posto e consegna di un assegno falso. Si è scoperto, inoltre, che il terzetto si era diviso i compiti: il 34enne navigava su internet per scovare i soggetti da truffare; il 64enne ritirava il bene e, con la scusa di problemi contingenti, si presentava all’appuntamento sempre dopo le 17.00 o nei fine settimana, per evitare che il venditore si accorgesse dell’assegno falso; il 46enne forniva i mezzi per il ritiro della merce. Venivano attivate numerose SIM telefoniche intestate a persone inesistenti o ignare,  vittime del furto dei documenti utilizzati per l’attivazione. Sono state oltre 50 le truffe del terzetto in tutta Italia, raggiungendo un giro di profitti di 500.000 €. I Carabinieri consigliano, quindi, di prestare sempre la massima attenzione nelle compra-vendite, anche on-line, contattando il 112 in caso di dubbi o perplessità.

Giacomo Grasselli

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