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CINGOLI Ciao professoressa Rosella, ricorderemo la tua grande forza di volontà

Rosella Ottaviani, 54 anni, è deceduta stamattina, era docente di scienze motorie dell’alberghiero di Cingoli ed ex-istruttrice della Juvena

CINGOLI, 13 maggio 2020Una brutta notizia ha scosso le prime ore del pomeriggio cingolano.

È deceduta, infatti, la professoressa Rosella Ottaviani, docente di scienze motorie-sportive dell’Ipseoa “Varnelli di Cingoli e storica istruttrice della Società Ginnastica Juvena.

Sono tante le dimostrazioni di affetto nei suoi confronti che stanno arrivando sui social alla famiglia, a testimonianza del suo grande impegno nella società.

Una vita per la ginnastica

Rosella Ottaviani, residente a Grottaccia e originaria dell’hinterland di Villa Strada, aveva 54 anni e si è spenta stamattina a causa  di una malattia. Lascia il marito Francesco Crescimbeni e i figli Nicola e Marco, i genitori Enrico e Gina, i fratelli Catia, Alessandro e Rossano. Diplomata all’istituto magistrale di Cingoli nel 1984, tre anni dopo si è laureata all’Isef di Urbino.

Rosella Ottaviani insieme ai figli e al marito in occasione della cresima del figlio minore

L’alberghiero Ipseoa di Cingoli, dove insegnava tuttora la Ottaviani, anche se in periodo di malattia, ha espresso il suo cordoglio attraverso un comunicato della dirigente scolastica, Maria Rosella Bitti, tra l’altro carissima amica di Rosella.

«A nome di tutto il personale docente e non docente, – si legge nel comunicato – degli studenti e delle loro famiglie, si esprime il profondo cordoglio per la scomparsa della stimata prof.ssa Rosella Ottaviani. Si è sempre spesa con instancabile impegno, passione e grande professionalità per il suo lavoro di docente e di collaboratrice della dirigente; ha costantemente supportato il lavoro dei colleghi e la crescita dei suoi alunni, offrendo un esempio di grande umanità e dedizione. Alla sua famiglia, l’Istituto alberghiero di Cingoli in tutte le sue componenti si stringe con commozione».

Rosella Ottaviani

Il ricordo degli studenti

I messaggi sui profili social per la docente sono innumerevoli, compresi quelli dei suoi ex studenti.

«Un cattivo insegnante – scrive Nuri Shaban di Castelbellino, che sui social allega un messaggio personale con la professoressa, dove quest’ultima spiegava di essere in malattia – dimentica di essere stato uno studente. Un bravo insegnante ricorda di essere stato uno studente. Un ottimo insegnante sa di essere ancora uno studente. Riposa in pace professoressa, dal tuo alunno Nuri».

L’impegno nella Juvena Cingoli

Rosella ha dedicato molto tempo all’attività di istruttrice nella Società Ginnastica Juvena per lunghi anni, anche se attualmente non faceva parte dello staff. «Sarai sempre – scrive la società – un ricordo di tenacia, passione, determinazione e professionalità. Scossi da questa perdita ci stringiamo al dolore della famiglia. Ciao e grazie Rosella. Il presidente, il consiglio direttivo e gli istruttori».

Rosella Ottaviani in mezzo a un gruppo di atlete della Juvena nei primi anni 2000

Anche diversi altri sodalizi hanno espresso la loro vicinanza alla famiglia. Una sua ex allieva, Camilla Cocilova, la ricorda su Facebook con una foto di diversi anni fa ad una gara. «Posso solo dire – scrive la ragazza – grazie per tutto. Ciao Rosella».

Il ricordo delle società calcistiche dei figli

Il figlio Nicola, giocatore del Grottaccia, ha ricevuto il cordoglio della società.

«Ci uniamo – si legge su Facebookal dolore del nostro Nicola Crescimbeni, con noi da 6 anni tra Under 19, C1 e Csi, per la scomparsa di sua mamma Rosella. Tutto il Grottaccia è profondamente addolorato per la perdita e dirigenza, staff e giocatori si stringono attorno a Nicola in questo momento difficile».

L’altro figlio, Marco, gioca nella Treiese da 5 anni. «Tutta la società si unisce al dolore del nostro giovane calciatore, al padre Francesco e al fratello Nicola».

Il funerale

Le esequie si svolgeranno domani, giovedì 14 maggio, in forma strettamente privata presso il cimitero di Villa Strada. Tutti ricorderanno di Rosella il suo sorriso, la sua voglia di fare e la sua determinazione, che non l’hanno mai lasciata, nemmeno negli ultimi momenti della sua malattia.

Giacomo Grasselli
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