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CINGOLI Colpo di scena alla Pro Loco, si dimette il presidente Massaccesi

Dal 24 febbraio scorso è decaduto il consiglio direttivo dell’associazione di promozione turistica cingolana. L’intervista al presidente uscente

CINGOLI, 6 marzo 2020 – Simone Massaccesi non è più il presidente della Pro Loco di Cingoli. L’intero consiglio direttivo, infatti, si è dimesso dall’associazione di promozione turistica cingolana dopo aver approvato il nuovo statuto qualche settimana fa.

Da destra: Simone Massaccesi, il sindaco Michele Vittori, Carlotta Maggiorana (Miss Italia 2018)

Le dimissioni

Massaccesi era stato eletto ad aprile 2018 e doveva concludere il suo mandato nel 2021. Il direttivo era composto dal vice presidente Marco Angelucci, dal segretario Manuela Crescimbeni e dai consiglieri Juri Chiariotti, Giuliano Gagliardini, Luca Giovagnetti e Gianluca Natalucci. Cristiana Nardi, assessore al turismo dell’amministrazione comunale, è membro di diritto su delega del Sindaco.

Il consiglio si è dimesso il 24 febbraio scorso e continuerà ad esercitare le mansioni di ordinaria amministrazione fino a nuove elezioni. I motivi dell’interruzione non sono stati comunicati dal presidente, comunque la notizia delle dimissioni di Massaccesi era nell’aria da diversi mesi. Si mormora che ci siano state delle incomprensioni con alcune figure istituzionali cingolane, ma si tratta di un’ipotesi non confermata.

L’intervista

Abbiamo intervistato Simone Massaccesi per tracciare un bilancio di questi 2 anni all’interno della Pro-Loco cingolane, tra successi, iniziative mancate e consigli per il suo successore. Nei prossimi mesi, infatti, partirà il “Toto nome” per individuare il nuovo presidente e il nuovo consiglio direttivo della Pro Loco cingolana.

Qual è il bilancio del suo mandato?

«Sono soddisfatto di quello che siamo riusciti a fare in questi 2 anni e credo lo siamo anche come consiglio direttivo, siamo stati molto uniti e sempre impegnati per fare del nostro meglio. Un gruppo, tra cui molti amici, che fin dall’inizio ha sposato la proposta di iniziare insieme questo percorso non sempre semplice. E di questo ringrazio tutti e li ringrazio anche per la fiducia che sempre mi hanno dimostrato.

Ci siamo sempre impegnati per garantire un servizio e per cercare di essere anche un punto di riferimento per Cingoli, per l’amministrazione e per le associazioni con le quali abbiamo reciprocamente collaborato. Siamo riusciti anche a ripristinare un buon gruppo di collaboratori che ci garantiscono le aperture dell’ufficio turistico e della Sala Stemmi nel giorni festivi e prefestivi, li ringraziamo tutti per la loro passione e la loro volontà. La Proloco è un lavoro costante e, facendolo tutti noi solo nel tempo libero, a volte è stato anche stancante, ma poi le numerose soddisfazioni ci hanno appagato dei molti sacrifici».

Quali iniziative hanno riscosso il maggior successo nel periodo da lei presieduto?

«Sono soddisfatto di come siano andate sempre le cose, anche se con situazioni sicuramente migliorabili. Ma credo che 2 siano i successi che mi porto nel cuore.

Il primo, senza dubbio, il grande lavoro che abbiamo fatto per ampliare l’area espositiva di “Tesori del Bosco”. Una manifestazione che fin dall’inizio abbiamo creduto potesse avere del potenziale per essere ampliata e quindi poter dare una maggiore offerta di espositori. Nonostante qualcuno ci volesse scoraggiare nel perseguire tale obiettivo perché “nessuno prima d’ora c’era riuscito”, noi con le nostre capacità già dal 2018, primo anno del nostro mandato, abbiamo aumentato gli espositori di circa 25 unità, numero quasi raddoppiato rispetto alle edizioni precedenti. Abbiamo poi mantenuto il trend con una piccola crescita anche nel 2019, ma crediamo che più di così non si debba ampliare, anche per mantenere l’alta qualità dei prodotti e dei produttori. La soddisfazione è stata quindi quella di esserci riusciti.

Il secondo traguardo raggiunto è stata la mappatura, compreso di rilievo GPS e la stampa cartacea, dei percorsi naturalistici, venuti alla luce la scorsa estate dopo circa 4/5 mesi di lavoro. Un patrimonio unico per Cingoli e mai esistito fino ad ora. Chiunque oggi, anche non esperto di montagna o di sentieristica, con il supporto cartaceo o con il proprio smartphone, grazie al QrCode di cui ogni mappa è dotata, può tranquillamente passeggiare per i boschi cingolani nella massima tranquillità seguendo il percorso tracciato. 8 percorsi mappati in cui è impossibile perdersi!

Vorrei fare un inciso anche per l’ultimo lavoro che abbiamo completato lo scorso novembre “10 cose da fare a Cingoli” una raccolta tascabile per il turista il quale può in un unico opuscolo conoscere le principali attrattive storiche, artiche e paesaggistiche del nostro territorio, con un cenno anche all’enogastronomia. Ovviamente entrambi questi 2 lavori sono stati redatti anche in lingua inglese».

Quali iniziative non siete riusciti a realizzare?

«Avevamo diverse idee e progetti, ma una cosa su tutte credo sia la stagione teatrale che dovevamo mettere in scena questi mesi, da febbraio ad aprile. Si sarebbe trattato di 5 spettacoli di professionisti, tra cui volti noti dello spettacolo. Era tutto pronto, con il contratto in mano da firmare, poi qualcosa, o forse qualcuno, si è messo di traverso e quando le cose che si fanno debbono creare astio e complicazioni fin dall’inizio è meglio non farle.

Quindi l’abbiamo annullata. Un vero peccato perché, dopo oltre 10 anni che a Cingoli mancava la stagione teatrale, avevamo le energie e la giusta passione per riproporla. Mi auguro che in futuro ci sia chi con coraggio ci provi.

Inoltre abbiamo avuto contatti con la compagnia croceristica che approda al porto di Ancona per segnalare la nostra Cingoli per le escursioni; avevamo iniziato a pensare a come aderire al marchio “Sagre di qualità” per alcuni nostri eventi; tessere i contatti con trasmissioni televisive nazionali per la promozione del territorio e delle eccellenze eno-gastronomiche;  abbiamo iniziato a stilare un database di agenzie che si occupano di turismo religioso. Insomma, avevamo molte cose ancora in serbo per Cingoli».

Cosa consiglia al suo successore?

«Non mi sento di consigliare nulla di particolare. La Pro Loco bisogna viverla appieno per rendersi conto di cosa significhi. Più che consigliare faccio un augurio: che i nuovi si prendano questa responsabilità per passione e per amore della nostra Cingoli, non per avere un incarico o una “posizione”. La Pro Loco deve essere passione, perché richiede un lavoro ed una dedizione quotidiana; auspico che il grande lavoro fatto non venga disperso. Un altro augurio è quello che i nuovi riescano sempre a muoversi in totale autonomia di pensiero e di non farsi sovrastare o influenzare da condizioni esterne che potrebbero creare complicazioni a livello gestionale. L’autonomia intellettuale e di pensiero sono una grande ricchezza che bisogna sempre mantenere nella vita».

Giacomo Grasselli

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