CINGOLI Covid-19, addio all’amato medico-eroe Francesco Foltrani

 

Era uno dei più noti, il ricordo di pazienti, colleghi e istituzioni ancora sotto shock

CINGOLI, 20 marzo 2020 – È una Cingoli ancora incredula quella che piange il dott. Francesco Foltrani, medico di famiglia.

Ieri, giovedì 19 marzo, il medico 67enne è morto all’ospedale di Jesi, dove era ricoverato a seguito del recente peggiorarsi delle condizioni di salute. Era affetto da Covid-19 ed è la sesta vittima cingolana accertata.

La tragica notizia

La notizia è arrivata improvvisamente nel pomeriggio. In città si mormorava che il dottor Foltrani fosse in isolamento domiciliare, ma non erano chiare le sue condizioni di salute, fino alla drammatica notizia. Non si sa quale sia stata la modalità con la quale ha contratto il virus e non ci sono posizioni ufficiali istituzionali in merito.

Chi era

Il dott. Francesco Foltrani era nato a Cingoli l’8 febbraio 1953 ed aveva compiuto da poco 67 anni. Figlio d’arte, era medico dal 1982 e aveva il suo studio presso lo Studio Medico convenzionato con il Ssn, di Cingoli, prima in Piazza Vittorio Emanuele II e adesso, da diversi anni, nel piano seminterrato dell’ospedale.

Residente in pieno centro storico, lascia la moglie Laura e due figli, Chiara e Marco, anche loro molto noti e stimati in città.

È stato in prima linea, in queste settimane, per sconfiggere il Covid-19 che se l’è portato via, insieme ai colleghi dell’ambulatorio. Il dott. Luigi Ippoliti, in particolare, sta combattendo di persona l’emergenza, accanto ai medici militari alla Casa di Riposo e al personale sanitario dell’ospedale di Cingoli. Il presidente dell’Ordine dei medici di Macerata, Romano Mari, ha definito Foltrani come il primo martire maceratese della pandemia.

«Sento, – ha denunciato il dott. Enrico Montecchiesi, collega dello Studio – in questo tristissimo momento, di dire quello che penso riguardo alla scomparsa dello stimato collega ed amico Francesco. Lavoravamo insieme, da quasi 26 anni, pertanto posso dire di aver avuto l’onore di conoscerlo. Francesco non andava da mesi alla Casa di Riposo di Cingoli, su questo mi sono documentato e non è mia abitudine dire le cose a vanvera. Penso che Francesco è morto perché troppo buono, non si è protetto con l’unica mascherina dataci dall‘Asur per non impressionare o allarmare i propri pazienti.  Con queste armi dobbiamo affrontare un nemico invisibile, siamo mandati allo sbaraglio. Che Dio ci aiuti e accolga accanto a se Francesco morto per l’eccessiva bontà».

I messaggi di cordoglio di istituzioni, politici e cittadini

Sono stati veramente tanti i messaggi di cordoglio alla famiglia da parte dei cingolani sui social.

«Piangiamo un amico, – scrive il vice-sindaco Filippo Saltamartini – una grande professionalità medica, un prezioso consigliere. Il Covid-19 ci ha privati di un angelo custode, uno che ci ha difeso dall’infezione. La città si stringe accanto alla sua famiglia. È un dolore immenso, anche se sono certo che lui continuerà a vivere nei nostri cuori. Averlo conosciuto è stata una cosa veramente bella nella nostra vita».

Molti pazienti e cittadini hanno ricordato il dott. Foltrani, tanto che sono arrivati alla famiglia centinaia di messaggi di cordoglio. «Cingoli piange – si legge nel commento di una ragazza – un grande professionista e una grande persona. Oggi abbiamo tutti un pensiero verso la sua famiglia».

«È stato mio compagno di scuola – continua Giorgio Gasparrini, presidente della Proloco di Apiro – e con lui ho condiviso la mia infanzia e la mia giovinezza. Un grande amico, un medico preparato, premuroso e rispettoso».

«Lui era – ci spiega Riccardo Vignati, suo paziente – sempre gentile, disponibile e ironico almeno con noi, come medico curante, pronto alla battuta. Ricordo il suo sorriso commosso quando a dicembre gli ho consegnato il “ricordino” di mia mamma, recentemente scomparsa, accompagnato con un “grazie” ed una carezza sulla mia guancia. Lascia un vuoto davvero grande! Che il Paradiso lo accolga!».

«Non lo conoscevo direttamente – spiega il parroco di Cingoli, don Patrizio Santinelli – ma sono in contatto con la moglie Laura, responsabile della Caritas Parrocchiale. Siamo tutti sconvolti. Ho chiesto ai fedeli e alle suore di clausura di pregare per lui, per quanto soffrono per questa epidemia e per tutti gli operatori della sanità».

Ultimamente, era vicino alle posizioni politiche della Lega del coordinamento di Cingoli, che lo ricorda con molto affetto.

«Sentite condoglianze alla famiglia – commenta Francesco Pacetti, consigliere comunale di minoranza di Centrodestra per cambiare – per la perdita del grande medico, grande uomo che era Francesco Foltrani».

«Tutta la Lega – si aggiunge Gian Marco Paparelli, coordinatore dei leghisti di Cingoli – si stringe nel cordoglio per la improvvisa scomparsa di un grande Uomo nonché Amico dalle rare qualità umane e professionali. Non esito a definirlo un eroe di questa lotta contro quella che è diventata una vera e propria piaga pestilenziale». Si è aggiunto ai messaggi anche il segretario regionale, Sen. Paolo Arrigoni, con un telegramma alla famiglia. «Nel ricordo incancellabile – ha scritto – del caro Francesco, ci uniamo con affetto e vicinanza al vostro dolore, la nostra comunità commossa, vi è vicina in questa grave circostanza».

Anche Raffaele Consalvi, consigliere di minoranza di Uniti per Cingoli, si è aggiunto ai messaggi di cordoglio. «Francesco – racconta – lo conoscevo come tutti i cingolani da una vita. Quando ci parlavi ne apprezzavi la serietà, la pacatezza, la sottile ironia. L’ultima chiacchierata circa un mese fa su alcune questioni legate alla nostra cara città. Quando ho saputo la triste notizia mi ha colto un senso di impotenza e di incredulità. Cingoli perde, oltre che un bravo medico, una delle sue persone migliori».

Ancora non è noto quando sarà celebrato il funerale a porte chiuse. Sicuramente Cingoli, alla fine dell’emergenza, farà qualcosa per ricordarlo. 

La redazione di Qdmnotizie porge sentite condoglianze alla famiglia Foltrani in questo difficile momento.

Giacomo Grasselli

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