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CINGOLI Covid-19, tutti gli ultimi aggiornamenti: 8 guariti alla Casa di riposo

Sebbene aumentino i contagi, alcuni ospiti sono risultati negativi ai tamponi. La Lega sblocca alla Malpensa  le mascherine per Cingoli, il Codacons presenta un esposto alla Procura

CINGOLI, 17 aprile 2020 Covid-19, a Cingoli aumentano i contagi ma arrivano i primi guariti dalla Casa di riposo. Il Comune, infatti, ha diffuso ieri, 16 aprile, il dato di 30 persone positive non legate al focolaio della struttura, dove ci sono attualmente 8 anziani ospiti guariti dalla pandemia. Gli attuali positivi residenti sul Balcone delle Marche sono quindi 55, contando i 25 attualmente positivi in via Leoni.

I dati aggiornati

Dopo gli appelli a una maggiore trasparenza da parte dei consiglieri di minoranza Pacetti e Consalvi, per il terzo giorno consecutivo il Comune di Cingoli ha diffuso i dati relativi alla pandemia, specificando come si tratti di dati incompleti trasmessi dal Gores, senza precisare le eventuali strutture dove sono collocati i pazienti. I contagiati residenti in territorio cingolano sono 30, mentre sono 27 le persone in quarantena domiciliare. Dai dati sono esclusi gli anziani della Casa di riposo di Cingoli.

La Casa di riposo

Dopo alcune indiscrezioni filtrate nella giornata di martedì, sono arrivati i risultati dei secondi tamponi sugli ospiti della struttura residenziale di via Leoni, come anticipato dalla dott.ssa Romagnoli. Sono 8 su 18, infatti, le persone risultate negative al tampone e quindi guarite. Le altre 10 persone, invece, nonostante una prima negatività, sono ancora positive al contagio. Per quanto riguarda la Casa di riposo, dunque, attualmente ci sono 25 persone infette e 8 guarite, con una ospite ancora immune.

L’ospedale da Cingoli visto dalle mura

L’ospedale

In totale, dunque, sono 55 gli attuali positivi a Cingoli. Per quanto riguarda il focolaio dell’ospedale, è salito a 10 il bilancio complessivo dei contagiati. Tre degenti sono stati trasportati in altri nosocomi, mentre un paziente è in isolamento all’interno della struttura. Gli operatori sanitari coinvolti, per la precisione 3 operatori sanitari e 3 infermiere, sono in isolamento domiciliare con sintomi ancora lievi.

L’intervento della Lega

Nella giornata di martedì, 15 aprile, il senatore marchigiano della Lega, Giuliano Pazzaglini e la deputata leghista Giorgia Latini hanno diffuso un comunicato stampa sullo sblocco di 25 mila mascherine ordinate dal Comune di Cingoli e ferme alla dogana dell’aereoporto Milano-Malpensa, grazie all’interessamento del segretario del partito, Matteo Salvini.

Matteo Salvini

«I dispositivi – si legge nel Comunicato congiunto – sono indispensabili, oltre che alla comunità, ai medici che operano in ambienti Covid-19 dell’ospedale, dove il sindaco ci ha segnalato l’insorgere di un nuovo focolaio, e alla Casa di riposo per anziani che, grazie all’intervento diretto del senatore Salvini con la presidenza del Consiglio, è stata attenzionata nelle scorse settimane. Solo dopo la segnalazione al premier Conte, alla Rsa sono stati inviati medici militari per sopperire alla mancanza di personale sanitario interno. La comunità di Cingoli è stata duramente interessata dal Covid e il personale sanitario in prima linea fortemente colpito: ha perso la vita un medico e sono rimasti contagiati 12 tra infermieri e Oss».

Il Comune di Cingoli ha ringraziato la Lega per l’interessamento.

«Distribuiremo – spiega il sindaco Michele Vittoria tutti le mascherine, a cominciare dai medici, con l’aiuto dei volontari della Croce Rossa Italiana di Cingoli. Ricordo che senza di loro non saremmo riusciti a distribuirne neppure una. I presidi di protezione sono stati sbloccati grazie all’intervento di Matteo Salvini, Giorgia Latini e Giuliano Pazzaglini. Ricordo che anche i medici militari furono inviati grazie all’intervento del leader della Lega. Questi sono fatti e risvolti di una politica di aiuto concreto alle popolazioni colpite».

Vittori - Saltamartini

Il sindaco Michele Vittori e il suo vice Filippo Saltamartini

L’impegno dell’Amministrazione

Il vice-sindaco con delega alla salute, Filippo Saltamartini, ha invece ricordato quanto fatto in questo ultimo periodo e quanto si farà nei prossimi giorni.

«In totale a Cingoli – chiarisce l’ex senatore – il Comune ha distribuito con la Croce Rossa 11.000 mascherine ospedaliere a tutte le famiglie. Ora ne consegneremo 40.000, 4 per ogni abitante, di cui 2 di tipo Ffp2. Prima provvederemo a fornire questi ultimi presidi di protezione ai medici e agli infermieri della Casa di riposo, quindi ai medici di famiglia, oltre a camici, calzari e occhiali, perché nulla è stato portato dagli altri enti pubblici dall’inizio della pandemia. Il Comune, infine, ha acquistato e consegnato 2 settimane fa 5 saturimetri per l’ospedale e 3 per la Casa di riposo».

La Lardini spa, inoltre, tramite Comig e Cingoli Confezioni, produrrà una mascherina a testa per ogni famiglia, dando seguito all’annunciata donazione di qualche giorno fa.

L’esposto del Codacons

Dopo tutte queste notizie relativamente positive, arriva tuttavia anche una prevedibile doccia fredda. Il Codacons, infatti, ha presentato alla Procura di Macerata un esposto sulla Casa di riposo di Cingoli, per estendere a tutti gli eventuali responsabili le indagini in merito alla situazione e di procedere per il reato di epidemia e omicidio plurimo doloso con dolo eventuale. Tale esposto è stato proposto per tutte le strutture residenziali italiane per anziani che hanno avuto vittime a causa della pandemia.

Giacomo Grasselli

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