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CINGOLI Discarica, lo sfogo di una coppia inglese: «Il nostro sogno ora un incubo senza fine»

I Fischer vivono a 730 metri da Fosso Mabiglia e sono amareggiati dopo il silenzio del Sindaco in Consiglio comunale: «Non vi perdoneremo mai»

CINGOLI, 6 dicembre – Siamo i coniugi F. Fischer, una coppia inglese proprietaria di una bellissima casa vacanze a Castelletta di Cingoli. I nostri amici e vicini di Campagna Pulita ci tengono quotidianamente aggiornati, tramite il nostro gruppo WhatsApp, sugli sviluppi nella ricerca di una nuova discarica per la Provincia di Macerata.

Il nostro ultimo aggiornamento è venuto martedì mattina, dopo la riunione del Consiglio comunale di Cingoli di lunedì 29 novembre, dove speravamo che il Sindaco avrebbe fornito risposte concrete a tre semplici domande. 

Cosa fa il Comune per opporsi alla proposta del Cosmari di modificare sostanzialmente l’Aia per la discarica di Fosso MabigliaCosa sta facendo il Comune per far trovare ad Ata3 una nuova discarica? Come impedirà che Cingoli diventi il sito permanente della discarica provinciale?

Quello che è venuto fuori da questo incontro è stato un silenzio, quello del Sindaco, così assordante da poterlo sentire a 1.760 chilometri di distanza persino in Inghilterra!

Nel riquadro la casa vacanze dei coniugi Fischer

Abbiamo comprato la nostra casa a Fosso Mabiglia 16 anni fa, dopo una ricerca di due anni in gran parte dell’Italia. Non era solo una casa per le vacanze della nostra famiglia, era dove sognavamo di andare in pensioneQuando nel 2008 hanno annunciato i piani per la discarica, siamo rimasti sconcertati: ci siamo chiesti con quale logica o altre variabili avrebbero potuto selezionare Fosso Mabigliasesto in una lista di nove potenziali siti, per la realizzazione della nuova discarica provinciale. 

Abbiamo combattuto insieme ai nostri amici di Campagna Pulita contro la decisione, abbiamo aderito a ricorsi al Tar, ma abbiamo perso. Ci siamo rassegnati alla decisione e ci siamo resi conto che in Italia le opinioni della gente del posto non significavano nulla per i governanti locali, per le grandi imprese o per il sistema legale. L’unica piccola consolazione che potevamo avere era che sarebbe finita, dopo sette lunghi anni dalla sua apertura la discarica sarebbe stata chiusa.    

Oggi, nell’ultimo mese della sua vita operativa, scopriamo che il nostro incubo durerà all’infinito. Il primo passo è stato una variazione non sostanziale che prolungherà l’utilizzo della discarica per ulteriori 6 mesi. 

A seguire propongono una modifica sostanziale che consentirà alla Provincia di utilizzare la discarica di Cingoli per altri 2 anni. Come mai? L’unico motivo è che negli ultimi otto anni l’Ata3, la Provincia ed il Cosmari non hanno avuto la sincera volontà di attivare un piano rifiuti provinciale realistico. 

È molto più facile distruggere la vita di alcune persone del posto a Castelletta, Botontano, Grottaccia e Pavanella: inquinare l’aria che respiriamo, distruggere i terreni agricoli protetti da vincoli paesaggistici e ignorare completamente la nostra salute fisica e mentale. Questi soldi spesi in progetti di vanità dal Comune non ci risarciranno mai di quanto abbiamo sofferto e perso.             

Gli ultimi mesi hanno mostrato chiaramente che l’Ata3 è interessata solo a evitare ad ogni costo di avere la discarica nel cortile di casa ed è disposta a invogliare il Comune di Cingoli con 1 milione e mezzo di euro all’anno, per gettare in pasto ai lupi noi abitanti.  

Dovrebbero tutti abbassare la testa per la vergogna. Non ci dimenticheremo e non li perdoneremo mai! L’incubo deve finire adesso: stop, chiudete la discarica.

I signori F. Fischer – residenti a 730 metri dalla discarica di Fosso Mabiglia

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