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CINGOLI «Dopo la discarica, anche la porcilaia? No, grazie»

La mozione di Raffaele Consalvi, capogruppo di minoranza “Uniti per Cingoli” e Francesco Pacetti dell’opposizione “Centrodestra per cambiare”

CINGOLI, 22 febbraio 2021 – I due capigruppo di minoranza Raffaele Consalvi, di Uniti per Cingoli e Francesco Pacetti, di Centrodestra per cambiare, presentano in Comune una mozione per la modifica dell’articolo 26 delle Norme tecniche di attuazione (Nta) del vigente Piano regolatore generale (Prg).

In particolare si chiede che le prescrizioni previste per gli allevamenti industriali intensivi di suini vengano estese anche per gli allevamenti non intensivi su zone agricole normali.

Recentemente, infatti, nel Comune di Cingoli è arrivata una richiesta per impiantare un’azienda zootecnica di tipo non intensivo di lattonzi, ovvero maialini appena svezzati del peso inferiori ai 30 kg, in località Valcarecce (foto in primo piano). Richiesta che è stata poi respinta dal funzionario incaricato perché all’interno delle prescrizioni dell’articolo 27 dell’Nta, nelle zone agricole di interesse paesistico non sono previste nuove costruzioni.

«Tale decisione se da un lato ci conforta, per l’imminente scampato pericolo per gli abitanti di Valcarecce e delle zone limitrofespiegano Consalvi e Pacettidall’altro ci preoccupa che un allevamento non intensivo di maiali spostato alcune centinaia di metri, cioè fuori della zona paesistica ambientale, possa essere impiantato in prossimità dell’abitato».

«La non intensività dell’allevamento non deve trarre in inganno in quanto parliamo sempre di centinaia di maiali. Dopo la discarica, anche la porcilaia? No, grazie».

«Il nostro Comune ha da sempre una forte vocazione turistica, il nostro paesaggio agricolo è fatto di colline e scorci unici, la nostra agricoltura nel tempo si è trasformata puntando in coltivazioni di nicchia, ma di altissima qualità come il biologico, l’olio e il vino. In tutto il territorio di Cingoli sono presenti moltissimi agriturismi, B&B e case vacanze, sta emergendo un turismo nuovo, come quello lento legato al mondo del bike ed enogastronomico. Questa realtà sopra descritta pensiamo sia incompatibile con allevamenti di maiali intensivi e non e perlopiù vicino ai centri abitati».

«Chiediamo che la presente mozione venga inserita per la discussione all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale».

(n.p.)

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