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CINGOLI Fileni aderisce ai criteri dell’European Chicken Commitment

L’azienda cingolano-jesina è la prima in Italia a far suo il protocollo europeo per il benessere sostenibile dei polli allevati

CINGOLI, 11 novembre 2021 – Fileni aderisce ai criteri dello “European Chicken Commitment” per rispettare migliori standard di benessere per i propri polli.

L’azienda cingolano-jesina, infatti, è la prima realtà italiana a impegnarsi al protocollo della della “Compassion in World Farming” (Ciwf), impegnandosi ad allevare solo razze a lento accrescimento entro il 2022convertendo a tali criteri il 37% degli animali allevati entro il 2026 e promuovendo la collaborazione con i clienti interessati ad adeguare a tali standard un numero sempre maggiore di allevamenti.

L’accordo 

Si tratta di un passo importante per il miglioramento del benessere dei polli allevati da Fileni, che si impegna a rispettare questi criteri per tutta la sua produzione biologica e all’aperto e per il 20% di quella convenzionale.  Lo “European Chicken Commitment” racchiude un insieme di criteri concordati a livello europeo dalle principali organizzazioni non governative che si occupano di benessere animale, al fine di incoraggiare le aziende alimentari a migliorare gli standard di allevamento dei polli da carne

Questa richiesta unificata chiede alle aziende di affrontare, entro il 2026, tematiche cruciali per il benessere dei polli, come l’uso di razze a più lento accrescimento, la riduzione delle densità di allevamento e l’impiego di sistemi di stordimento efficaci prima della macellazione.

Fileni doppiamente prima in Italia

Il gruppo Fileni è la prima azienda italiana a pubblicare una policy pubblica che include impegni specifici per il benessere dei polli in linea con quelli previsti dall’Ecc ed è il primo grande produttore di avicoli a dichiarare pubblicamente la propria disponibilità a collaborare con i propri clienti al fine di sviluppare filiere che siano in linea con i criteri dell’Ecc

Gli impegni dell’azienda in linea con l’Ecc

Nello specifico, infatti, il Gruppo Fileni si è impegnato a raggiungere diversi obiettiviEntro il 2022 il 100% delle filiere biologiche e all’aperto per i brand di proprietà e per tutti i marchi venduti con private label o alla ristorazione rispetteranno i parametri dell’EccEntro il 2026, il 37% degli animali allevati da Fileni saranno in linea con gli standardal più tardi il 2026 si forniranno prodotti conformi agli standard Ecc a tutti i clienti che ne faranno richiesta.

Fileni, inoltre, si impegna a collaborare con i clienti interessati per elaborare soluzioni di filiera che consentano il raggiungimento degli standard Ecc in un numero sempre maggiore di allevamenti. A partire dal 2022, infine, tutti i nuovi capannoni che saranno costruiti dal gruppo verranno progettati con la potenzialità di accasare polli secondo gli standard dell’Ecc.

L’attenzione ai temi alimentari

Grazie alla crescente sensibilità dei consumatori, inoltre, le etichette sui prodotti di origine animale che riportano claim evocativi del benessere animale hanno avuto una grande diffusione nel mercato italiano, ma non sempre sono chiare e talvolta possono essere addirittura fuorvianti per i consumatori. 

Il “claim antibiotic free”, ad esempio, non garantisce necessariamente il rispetto di standard migliori analoghi a quelli dell’Ecc. Al tempo stesso, nel nostro Paese manca ancora un sistema di etichettatura secondo il metodo di allevamento che permetta ai consumatori di distinguere facilmente i prodotti che provengono da polli allevati con gli standard più elevati dell’Ecc, che rischiano così di confondersi con quelli da allevamenti intensivi convenzionali.

Massimo Fileni

Le parole di Massimo Fileni

«In Fileni – spiega Massimo Fileni, vicepresidente del gruppo – abbiamo scelto di essere rispettosi, lungimiranti e virtuosi, per questo la tutela del benessere e della salute degli animali è una tematica di fondamentale importanza e viene rispettata lungo tutto il ciclo di vita del pollo. I nostri prodotti sono rispettosi dell’ambiente e degli animali, che si nutrono con mangimi vegetali rigorosamente controllati».

L’impegno del gruppo Fileni a favore del benessere dei polli potrà contribuire anche a migliorare la sostenibilità complessiva dei sistemi alimentari, indirizzandosi verso sistemi più resilienti con una ridotta densità di allevamento in almeno il 20% degli allevamenti convenzionali. Ciò, oltre a migliorare gli standard di benessere dei polli, rappresenta un primo passo avanti per la tutela dell’ambiente e delle persone, un obiettivo importante nella vision di Ciwf, che auspica una transizione a sistemi rigenerativi e sostenibili che non abbiano impatti negativi sulla qualità della vita e sulla salute delle persone.

Simone Santini

Le parole di Simone Santini

«L’attenzione verso le condizioni di vita degli animali da allevamento Fileni – asserisce Simone SantiniChief Commercial dell’azienda – è in continua crescita sia da parte del legislatore che dei consumatori. La ricerca sul packagingl’investimento in energie rinnovabili, l’agricoltura rigenerativa, la corretta comunicazione in etichetta, la filiera integrata e la valorizzazione del territorio: tutto questo indica una precisa strategia dell’azienda che mira a coniugare innovazione, progettualità e sostenibilità». 

«Questi sono infatti valori che, da sempre, fanno parte del Dna di Fileni e grazie ai quali il Gruppo ha confermato ancora una volta la volontà di concretizzare i propri impegni, anche attraverso la collaborazione con Ciwf. Abbiamo un solo pianeta a disposizione, no Planet B, e per Fileni business, benessere animale e sostenibilità viaggiano su un unico binario».

La soddisfazione di Ciwf

E’ soddisfatta dell’accordo anche Elisa Bianco, responsabile del settore alimentare di Ciwf in Italia. 

«Ci congratuliamo con Fileni – dichiara – per il loro fondamentale passo avanti a favore del benessere dei polli allevati nel nostro Paese e speriamo che, così come fatto in Francia, anche in Italia sia presto disponibile un’etichettatura secondo il metodo di allevamento che permetta di garantire ai consumatori informazioni semplici e trasparenti. Come già sta succedendo in altri Paesi, continueremo a collaborare con tutto il settore alimentare perché l’esempio di Fileni possa essere seguito da sempre più realtà».

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