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Cingoli

CINGOLI Focolaio Covid-19, Asur e Comune ai ferri corti

 Maccioni e Sciapichetti hanno attaccato il sindaco e il vice Saltamartini sul focolaio alla Casa di riposo, a colpi di conferenze e ospitate Tv, Ceriscioli smentisce l’Amministrazione su La7

CINGOLI, 18 marzo 2020 – È scontro totale tra Asur e Comune di Cingoli per quanto riguarda la Casa di riposo, al centro dell’attenzione nazionale per essere focolaio del Coronavirus.

Nella conferenza stampa indetta ieri dall’Area Vasta 3, il direttore cingolano dott. Alessandro Maccioni ha risposto agli attacchi dell’amministrazione comunale, rivolgendosi  in particolare il vice-sindaco Filippo Saltamartini, la cui risposta tramite social e Tv non è tardata.

La conferenza stampa dell’Asur

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche l’assessore regionale alla sanità, Angelo Sciapichetti, la dottoressa Gabriella Beccaceci del distretto sanitario Av2 e il direttore dell’Av2, Giovanni Guidi.

«Occorre fare chiarezza – ha spiegato Maccioni – rispetto agli attacchi inauditi, fuori luogo, falsi, che il sindaco e il vice-sindaco fanno sulla situazione della Casa di Riposo. Sono pronto a un confronto pubblico sulle questioni della sanità. Non attivo le Tv come Canale 5 o La7, sono pronto a spiegare la situazione nel dettaglio quando il sindaco ed il vice-sindaco lo vorranno».

Nello specifico a Maccioni non è andata giù la diffida del sindaco Vittori.

«Il problema organizzativo della Casa di Riposo – spiega il direttore dell’Av3 – era grave e qualcuno l’ha preso sotto gamba. Ricordo qualche settimana fa il caso dei vermicelli a scuola. Il coordinatore dell’Ambito 9 dell’Asp, responsabile dell’esecuzione del contratto della cooperativa a cui è affidato il servizio alla Casa di Riposo, non è un dipendente Asur. Danno sempre la colpa alla Regione e all’Asur, non toccando l’Ambito, l’Asp, la cooperativa. Non possono continuare così, devono darsi una regolata. Appena mi hanno chiamato domenica, mi sono subito attivato per mandare personale sanitario e presidi Dpi».

Maccioni ha ricordato anche che Saltamartini faceva parte, nel 2012, dell’assemblea parlamentare che ha firmato il Decreto Balduzzi di riordino del sistema sanitario, che ha coinvolto da vicino i tagli dell’ospedale di Cingoli. Ad onor di cronaca, l’allora sindaco di Cingoli si era astenuto.

Sciapichetti ha dato manforte all’arringa del direttore dell’Av3.

«Siamo disposti – ha spiegato – a collaborare con tutti sulla base della verità, non sulle menzogne. La Regione aveva preso un impegno, tramite i direttori delle due Aree Vaste, nel riportare i posti letto dell’ospedale di Cingoli tagliati dal piano ferie: in questa sede confermo che li ripristineremo entro il 30 marzo. Gli impegni che noi prendiamo siamo soliti rispettarli. Il presidente della Regione, nonostante l’emergenza, ha mantenuto la parola. Lanciare polemiche infondate e pretestuose è gravissimo».

Sciapichetti ha definito Matteo Salvini, inoltre, uno sciacallo politico per essere intervenuto e aver scritto una lettera al Presidente del Consiglio Conte per sensibilizzarlo sul tema.

La dottoressa Beccaceci ha spiegato come ha agito il personale sanitario nella Casa di riposo.

«Tramite – ha chiarito – la dottoressa che opera nel reparto di Cure Intermedie dell’ospedale di Cingoli e la coordinatrice infermieristica, siamo andati a verificare le condizioni di tutti gli ospiti. Abbiamo garantito subito il personale sanitario e io ho garantito la parte medica, attraverso la collaborazione dei medici di medicina generale. Per un altro giorno, con grande difficoltà nei reparti, riusciamo a dare il servizio».

«È un equivoco – spiega Giovanni Guidi – che nasce dalla paura che noi non fossimo in grado di garantire tutta l’assistenza agli ospiti della Casa di Riposo. Lo dimostra il fatto che, a un certo punto, il sindaco Vittori, non so per quale motivo, si è sentito in obbligo di chiamare il 118 per ricoverare i pazienti dalla mattina alla sera. Vanno valutate le condizioni singole di ogni contagiato: se c’è la possibilità di curarli nella struttura, lo valutano i medici. Sono pazienti fragili, spostarli dal loro ambiente abituale può sottoporli a rischi maggiori».

La risposta di Saltamartini

Non è tardata ad arrivare la risposta di Filippo Saltamartini, prima con un post facebook e poi contattato stamattina da Salvo Sottile della redazione di Mi Manda Rai 3.

«È questo il direttore di Area Vasta 3? – spiega nel post –. Intanto il Comune ha reperito 100 mascherine FP2 alle operatrici degli anziani contagiati nella Casa di Riposo, lui ne ha portate 4 ed ha fatto l’intervista a La7. Il signor Maccioni racconta il falso: il decreto Balduzzi è stato firmato con il Governo Monti, non sotto la maggioranza di destra. La Casa di riposo non è gestita dal Comune, ma non ci giriamo dall’altra parte e tuteliamo i nostri concittadini. Non è vero che il mio voto nella legge Balduzzi nel 2012 ha contribuito ad approvare quella legge, perché in Senato l’astensione valeva contro prima del regolamento del 2017. Non ho mai avallato quella scelta, non mi sono piegato alle misure contro i cittadini ed ho votato come i colleghi della Lega».

Per Saltamartini, il fastidio di Maccioni è legato a motivazioni politiche.

«Adesso abbiamo una Casa di riposo – continua il vice-sindaco – piena di ammalati da Coronavirus e il direttore, invece di spiegare perché non mette a disposizione i presidi ed i medici di cui si è vantato nei mesi scorsi, la butta in politica, forse perché infastidito dalla presa di posizione di Salvini. Ma i dirigenti dell’Asur fanno politica o si occupano della tragica condizione sanitaria?».

Su Rai 3 Saltamartini ha confidato a Sottile le criticità della Casa di Riposo. «Non vogliono riconoscere – spiega il vice-sindaco al telefono – che la struttura è di fatto diventata un ospedale. Stiamo chiedendo ed implorando al Servizio anitario nazionale di organizzare un servizio medico con infermieri e sanitari per curare queste persone. Non possono essere abbandonate. Questo servizio viene svolto da alcuni giorni da un medico di famiglia, il dott. Ippoliti, che si è prestato a questa operazione, perché altri sono in quarantena e uno ricoverato all’ospedale. Se il Ssn non può occuparsi di queste persone, chiediamo l’intervento dei medici militari».

Il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, in  collegamento mattutino  a “L’Aria che Tira” su La7, ha assicurato che gli ospiti della struttura sono stati visitati e sono sotto controllo. Ha ribadito, comunque, che la gestione della Casa di riposo spetta ad una cooperativa delegata dall’Asp tramite il Comune, negando tutte le precedenti dichiarazioni dell’Amministrazione.

Di sicuro, non è opportuno che la politicasi azzuffi sulla pelle delle persone in questo momento con un argomento così drammatico.

• Un grazie ad Andrea Mozzoni, Tiziana Tiberi e don LuigiTaliani della redazione di EmmeTV per le foto e la collaborazione per la conferenza dell’Area Vasta 3.

Giacomo Grasselli

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