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Cingoli - Apiro

CINGOLI I 100 anni dell’indimenticato don Adriano Pennacchioni

Il Priore della Collegiata di Sant’Esuperanzio, scomparso nel 1994, era nato il 19 aprile 1921, tante iniziative in suo ricordo

CINGOLI, 16 aprile 2021 – Cingoli ricorda don Adriano Pennacchioni nel centenario della sua nascita. Il Priore della Collegiata di Sant’Esuperanzio scomparso nel 1994, infatti, era nato il 19 aprile 1921 ed è ancora ricordato con affetto da molte generazioni di cingolani come una figura poliedrica e carismatica, protagonista della vita religiosa, sociale e culturale della città nella seconda metà del Novecento. Sarà celebrata una messa in suo ricordo domenica 18 aprile alle ore 10.

La vita di Don Adriano

Mons. Adriano Pennacchioni era nato a Cingoli il 19 aprile 1921. Sin da piccolo mise in evidenza un carattere ribelle e un forte temperamento. Nel seminario di via del Podestà avviò gli studi per diventare sacerdote fino al giorno della sua ordinazione presbiteriale il 22 settembre 1945 nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, alla presenza del vescovo mons. Domenico Brizi.  

Dopo essere stato cappellano ad Avenale, canonico della parrocchia cingolana, vicario vescovile per la Pastorale e delegato vescovile, il 1° novembre 1966 il vescovo mons. Silvio Cassulo lo nomina Priore di Sant’Esuperanzio, mentre il 17 dicembre fu immesso nel possesso della Cattedra del Primo vescovo di Cingoli.

L’attività di Priore di Sant’Esuperanzio

Con il suo ingresso nella gestione della Collegiata, inizia un periodo florido per la sua vita e per quella dell’intera città, caratterizzato da un fecondo percorso storico e culturale. Don Adriano, infatti, ha concentrato tutte le sue energie per valorizzare e far conoscere il patrimonio della chiesa dedicata a Sant’Esuperanzio, promuovendo il culto del patrono cingolano.

Grande appassionato di arte, mons. Pennacchioni ha promosso gli interventi di restauro della struttura, degli affreschi, delle suppellettili, degli arredi sacri, promuovendo anche gli scavi archeologici nell’area della Collegiata

«Don Adriano – spiega Giovanni Sbergamo, segretario dell’associazione Sant’Esuperanzio – era un uomo di grande cultura e un eccezionale comunicatore. Ha avuto il merito di avvicinare i cingolani a quel tempio sacro, lontano fisicamente dalle mura cittadine e forse anche dai cuori della gente. In quel periodo tutti accorrevano e nel tempo sempre più persone erano devote sia al Santo ma anche al Priore».

Si deve a mons. Pennacchioni e all’allora sindaco Gilberto Giorgi l’individuazione del 24 gennaio quale giorno del patrono di Sant’Esuperanzio come giorno di vacanza a tutti gli effetti, dato che in quella data furono ritrovate nel 1495 le reliquie di Sant’Esuperanzio. Custodite per quasi 500 anni in un’apposita urna della cripta della Collegiata, il 24 gennaio 1984 furono aperte per la solenne ricognizione, alla presenza del vescovo mons. Tarcisio Carboni.

«Curò – ricorda ancora Sbergamo –  con estrema competenza anche i solenni festeggiamenti per il settimo centenario della morte di Santa Sperandia, compatrona della città. A seguito dell’accoglienza dell’urna della Santa nella Collegiata nel 1976, l’anno successivo il Priore coinvolse ancora di più la cittadinanza con la costituzione del Comitato S. Esuperanzio per sovrintendere alla preparazione delle feste patronali del 24 gennaio e della quarta domenica di luglio. Istituì il Corteo dell’Offertorio nella festa di luglio con la partecipazione delle autorità cittadine e dei rappresentanti di tutte le associazioni che a vario titolo operano nel territorio comunale».

L’impegno nel sociale

Nel 1984 fondò il pieghevole “Aria di Casa Mia per portare a tutti i cingolani, anche residenti fuori città, le notizie del “Balcone”. Il 25 marzo 1985 papa Giovanni Paolo II lo ha annoverato fra i Cappellani.

Nel 1991 ideò l’Archivio Ecclesiastico custodito nelle sale della Collegiata, al piano superiore della casa priorale, dove è conservato tutt’ora un immenso patrimonio di volumi, registri, documenti, foto, pergamene, libri e manifesti di 500 anni di storia di Cingoli. Nell’occasione dell’inaugurazione, il sindaco Emanuela Branchesi donò a don Adriano una medaglia d’oro a nome dell’Amministrazione comunale e della cittadinanza per “alti meriti culturali”.

Tra i tanti incarichi sociali, ha diretto il Centro Turistico Giovanile e l’oratorio, fu insegnante di religione, fu componente della Commissione Comunale edilizia, socio del Moto Club “Fagioli”, assistente dell’Associazione Pio VIII, consigliere della commissione dell’arte sacra interdiocesana, membro dell’amministrazione dell’ospedale di Cingolicuratore della biblioteca del Seminario, dell’Archivio storico comunale e dell’archivio della Curia. Mons. Pennacchioni ha partecipato a convegni, conferenze, lezioni e dibattiti, nei quali ha sempre portato il suo autorevole e qualificato contributo di sacerdote e di storico. E’ stato tra i fondatori e collaboratori della rivista “Corriere Cingolano”, dove ha pubblicato numerosi contributi di storia cingolana. Ha lasciato una raccolta autografa della memoria cingolana, fonte unica per la storiografia cingolana, conservata nel “Fondo Pennacchioni” della Biblioteca comunale Ascariana.

«Quanto realizzato – spiega Giovanni Sbergamo – don Adriano non la ho tenuto per sé, ma lo ha donato agli altri, rendendo tutti partecipi dei suoi studi, e ha sempre portato il suo autorevole e qualificato contributo di sacerdote e di storico. La sua opera resta viva ancora oggi, in coloro che lo hanno conosciuto, stimato ed apprezzato. Ciò che ha lasciato ha fatto breccia nel cuore dei cingolani che ancora lo ricordano con immutato affetto e gratitudine. La Collegiata è meta ogni giorno di pellegrini, curiosi, storici, appassionati di arte. I suoi volumi sono tutt’ora oggetto di studi e di fonti storiche. E’ come se ognuno si sentisse in dovere di non far morire la grande testimonianza che il Priore don Adriano ha consegnato alla città».

Le commemorazioni

La città di Cingoli, per il tramite della collaborazione tra Amministrazione comunale, parrocchia Santa Maria Assunta, Associazione Sant’Esuperanzio e famiglia Pennacchioni, si sta preparando a onorare la sua memoria con una serie di eventi da svolgersi durante l’anno in corso. 

Le iniziative si avvieranno domenica 18 aprile nella Collegiata di Sant’Esuperanzio, dove, alle ore 10, sarà celebrata una messa in ricordo dell’amato e indimenticato Priore. 

Nella tarda mattinata di lunedì 19, nella ricorrenza esatta del centenario, si svolgerà una cerimonia commemorativa, con la deposizione di una corona d’alloro sotto la targa che di don Adriano porta il nome nel parco pubblico al centro dei viali cittadini a lui intitolati, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni, civili e religiose, coinvolte.

Durante il periodo estivo è in programma una mostra nelle sale dell’Archivio Ecclesiastico, di documenti, immagini, pubblicazioni, fototeca sulla vita del Priore don Adriano.

«Ricordare – conclude Giovanni Sbergamo – il suo centenario della nascita è un modo per celebrare la memoria di questo piccolo grande cingolano per il quale è proprio il caso di dire: “L’uomo giusto al posto giusto”».

Giacomo Grasselli

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