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Cingoli I tre maxi progetti, sì dell’opposizione ma con alcuni distinguo

Raffaele Consalvi, Catia Marchegiani e Francesco Pacetti sulla costruzione della nuova casa di riposo, del polo scolastico e del percorso pedonale

di Nicoletta Paciarotti

Cingoli, 12 agosto 2022 – Applausi e consensi, ma anche qualche perplessità: è questo il bilancio dell’assemblea pubblica in cui si è discusso dei tre maxi progetti, finanziati dai fondi Pcn-Pnrr, vale a dire la costruzione di una nuova casa di riposo, di un polo scolastico e del percorso pedonale “Balcone delle Marche”.

(Tre maxi progetti: clicca qui per saperne di più)

Se il prossimo articolo tratterà del discorso tenuto da Luigi Ippoliti – ex assessore ai lavori pubblici e servizi sociali, che in una precisa cronistoria dei progetti ha spiegato come le soluzioni messe in atto da tecnici e Amministrazione fossero le migliori e uniche possibili dopo anni di lavoro e tentativi – in questo ci si concentrerà sugli interventi dell’opposizione, nelle persone di Catia Marchegiani, Francesco Pacetti e Raffaele Consalvi.

«Innanzitutto ringraziamo il Sindaco e l’Amministrazione comunale per aver promosso questo incontro. Come gruppo d’opposizione siamo perfettamente d’accordo sulla costruzione di queste tre opere pubbliche importanti che danno un senso e un significato alla città, ma abbiamo delle perplessità», hanno sottolineato.

Raffaele Consalvi di “Uniti per Cingoli”

Raffaele Consalvi

«Quello del polo scolastico è il finanziamento più grosso dell’edilizia scolastica del Centro Italia, 25 milioni e 800 mila euro, che io avrei preferito – mi dispiace dirlo, non ho nulla contro i tecnici della Provincia – insistere affinché fosse affidato a professionisti esterni che avessero nel proprio curriculum un minimo di sei o sette progetti di edilizia scolastica a questi livelli», ha detto Consalvi, capogruppo di “Uniti per Cingoli”.

«Per quanto riguarda la progettazione, non sono una persona competente da poter entrare nel merito anche se da un punto di vista architettonico qualche perplessità ce l’ho. Come le palestre, ad esempio: sono adeguate per la funzione scolastica, ma non per gare a livello professionistico per cui abbiamo solamente il palazzetto dello sport. Speravo e mi auguravo che almeno una delle due palestre del nuovo polo scolastico fosse destinata ad attività sportiva di alto livello, quindi messa a disposizione anche della comunità».

Per la casa di riposo, invece, «si potevano richiedere 7 milioni di euro – invece dei 5 milioni richiesti dall’Amministrazione e finanziati dallo Stato – e costruire una struttura con 80 posti letto, invece di 50. Una soluzione che avrebbe permesso alla nuova realtà di reggersi anche da un punto di vista economico, riuscendo a coprire le spese fisse che le case di riposo, come altre strutture, hanno».

Consalvi poi chiede se i finanziamenti destinati al percorso pedonale, un milione e 450 mila euro, non potessero essere destinati a opere di più urgente utilità, dichiarandosi inoltre d’accordo con le opposizioni messe in atto da Pacetti e Marchigiani riguardo alla localizzazione della casa di riposo.

Francesco Pacetti e Catia Marchegiani di “Centrodestra per cambiare”

«Mi lascia perplesso vedere il progetto della costruzione della casa di riposo vicino al tiro a segno, una realtà molto importante dal punto di vista sportivo e storico – tanto che la Beretta ha deciso di presentare qui un nuovo modello di arma da fuoco – dove le competenze sono, in quell’area, delle forze armate», ha spiegato Pacetti.

«Mi avrebbe fatto piacere partecipare a un’assemblea così come era stato fatto per decidere del polo scolastico e condividere l’area di costruzione: oggi ci troviamo di fronte a un progetto quasi finito, con il Comune pronto ad acquistare l’area».

Francesco Pacetti e Catia Marchegiani

«Mi preoccupa la forte incompatibilità che ci può essere nella convivenza tra la casa di riposo, dove gli anziani nel weekend tentano di riposare, e il poligono di tiro: vi assicuro che non c’è bisogno di nessun dato fotometrico, basta stare lì un quarto d’ora per rendersi conto dell’inquinamento acustico».

«Costruire tutto al di fuori dal centro storico, mi sembra derubricare il centro storico in una periferia; capisco che progettare in un’area vergine sia molto più facile ma ritengo molto importante poter pianificare la riabilitazione dei vecchi palazzi che abbiamo a Cingoli per farli rinascere e portali al loro splendore. E’ molto difficile, ma dobbiamo tenerne conto: se continuiamo così, nel giro di quindici anni abbiamo svuotato completamente il centro storico».

«Le nostre non sono chiacchiere da bar, ma aspetti che i cittadini ci hanno riferito: abbiamo raccolto firme per la localizzazione della casa di riposo a San Giuseppe. In tantissimi hanno detto no, solamente due persone sulle 450 che abbiamo raccolto hanno detto sì. Sul discorso del centro storico e della riqualifica di edifici già presenti, non posso che essere d’accordo», ha aggiunto Catia Marchegiani.

«Al polo scolastico noi ci teniamo tantissimo perché sappiamo che è una vera eccellenza che ha partorito professionisti eccellenti. Siamo assolutamente favorevoli alla sua costruzione anche se dal punto di vista estetico siamo un po’ perplessi», hanno concluso.

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