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CINGOLI Il lago potrebbe divenire il serbatoio di accumulo più importante del centro Italia

Rispolverato il progetto già bocciato tre volte dagli anni Ottanta: il Consorzio di Bonifica vuole ampliare la capacità d’invaso a Castreccioni

CINGOLI, 24 marzo 2022Nel Comune di San Severino si torna a parlare di Cingoli: il Consorzio di bonifica vorrebbe convogliare le acque dei fiumi Potenza e Scarzito nel lago di Castreccioni facendone così «il serbatoio di accumulo più grande delle Marche e più importante del Centro Italia».

Il Consorzio di bonifica intende costruire una «nuova condotta per rifornire la diga, che parte dal Comune di Fiuminata, con la traversata di Valcora, raggiunge il Comune di San Severino, svalica in galleria e si rigetta nel lago di Castreccioni», si legge nel rapporto preliminare di scoping per la valutazione ambientale strategica firmata il 16 febbraio 2020 dall’architetto Roberta Angelini.

E ancora: «Nella diga di Castreccioni è previsto un ampliamento della capacità di invaso per supportare la funzione idropotabile […] L’obiettivo del piano generale di bonifica è di ampliare tale funzione per costituire il serbatoio di accumulo più grande delle Marche ed uno dei più importanti del Centro Italia».

Si tratta di un progetto nato negli anni Ottanta, già bocciato per la terza volta nel 2020 e che ora torna sul tavolo delle proposte, trovando un forte dissenso generale, nell’opposizione comunale di San Severino, nel Circolo Legambiente, in alcune delle Amministrazioni limitrofe e nei gruppi di pescatori locali.

Nicoletta Paciarotti

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