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CINGOLI Il ritorno delle messe sul “Balcone” tra emozioni e rispetto delle regole

Un centinaio di persone a San Giuseppe sabato, 65 a Sant’Esuperanzio e 80 al campetto dell’oratorio

CINGOLI, 26 maggio 2020 – È stata una prima domenica di messe all’insegna della prudenza a Cingoli, quella dopo il lungo lockdown a causa della pandemia Covid-19.

Le celebrazioni religiose proposte dalle parrocchie della vicaria cingolana per il 23 e 24 maggio, infatti, hanno visto la partecipazione di un discreto numero di persone. I fedeli hanno rispettato tutte le prescrizioni igieniche e relative al distanziamento sociale, dimostrando la loro attenzione in questa Fase 2.

La messa vespertina a San Giuseppe

Il programma delle celebrazioni nella parrocchia di Santa Maria Assunta del capoluogo è iniziato alle 19 di sabato sera, 23 maggio, con la messa vespertina presso la chiesa di San Giuseppe. Visto il bel tempo, la messa si è svolta nel piazzale antistante e ha visto la partecipazione di un centinaio di persone all’incirca, disposte su sedie ben distanziate con un’apposita segnaletica orizzontale, tracciata con un nastro rosso a terra.

Il programma domenicale

Nella giornata di domenica 24 maggio si sono svolte quattro celebrazioni a Cingoli città: alle 9 al Santuario di Santa Sperandia, alle 10.30 presso la Collegiata di Sant’Esuperanzio, alle 11 ai Cappuccini e alle 19 presso il campetto dell’oratorio.

La cattedrale di Santa Maria Assunta, così come le altre chiese del centro storico, sono chiuse dall’ottobre 2016 a causa del sisma che ha danneggiato parzialmente gli interni.

L’affluenza alla messa presso la Collegiata di Sant’Esuperanzio

La messa delle 10.30 a Sant’Esuperanzio

Nella messa delle 10.30 presso la Collegiata di Sant’Esuperanzio hanno partecipato circa 65 persone su 80 della capienza massima. La funzione è stata celebrata da don Patrizio Santinelli, parroco di Cingoli, con il M° Ilde Maggiore, direttrice della Corale Polifonica Cingolana, a suonare l’organo sul presbiterio rialzato.

I fedeli hanno partecipato seguendo la funzione dalla navata centrale, disposti uno per ogni banco o sedia e ben distanziati.

«La gente – spiega Giovanni Sbergamo, segretario dell’Associazione Sant’Esuperanzio – è stata correttissima, con un senso civico al massimo. Tutti hanno rispettato le regole senza nessun problema. È stata una messa molto partecipata ed eravamo emozionati, dato che ritornare dopo diverso tempo è veramente toccante. Siamo stati contenti del clima di comunità spirituale e di fede. Don Patrizio ha rassicurato tutti, invitando a non farci prendere dallo sconforto e a vivere in serenità. Le nostre celebrazioni devono essere una festa, devono essere piene di vita. I lettori si sono resi disponibili e ci ha fatto molto piacere che in molti hanno raccolto l’invito del parroco ad aiutare nel mettere a posto i banchi e per sanificare la chiesa: si sono fermate tante persone. È andata molto bene, se le cose andranno meglio si può pensare di allargare il numero dei partecipanti, ma per adesso rimaniamo così. Vedremo cosa succederà».

La funzione delle 19 all’oratorio

Alle ore 19 di domenica si è svolta, invece, l’inedita celebrazione al campetto dell’oratorio in via Alberici Bonifazi, a due passi da piazza Vittorio Emanuele II. In questo caso i partecipanti sono stati circa 80, tra i circa 50 seduti in sedie distanziate e coloro che sono rimasti in piedi, anche se i componenti di giovani famiglie con bambini piccoli si sono messi più vicini tra loro.

In questa celebrazione hanno partecipato molti giovani legati alle attività della catechesi, dato che era tra l’altro officiata da don Pawlu Felice, responsabile dell’oratorio cingolano e della pastorale giovanile dell’unità pastorale di Cingoli, Villa Strada e Troviggiano.

Chi scrive ha letto la seconda lettura. È stata una bella emozione tornare a vivere in presenza una santa messa dopo quasi 3 mesi nei quali avevamo assistito solamente a celebrazioni on line. Certo, senza canti non è la stessa cosa, ma accontentiamoci per il momento di poter essere presenti fisicamente.

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Don Patrizio Santinelli sul presbiterio della Collegiata di Sant’Esuperanzio

Il commento dei parroci

Per il parroco, don Patrizio Santinelli, questa ripartenza è stata molto positiva.

«È andata abbastanza bene – dichiara -, con ordine e rispetto sostanziale delle regole. Abbiamo avuto due celebrazioni all’aperto e due in chiesa. Eravamo molto ridotti di numero, ma alcuni posti a sedere delle due chiese sono rimasti non sfruttati. Ho notato che è stata più numerosa la partecipazione delle celebrazioni all’aperto».

Resta realista, seppur soddisfatto, invece, don Fabrizio Perini, parroco di Villa Strada e San Vittore.

«L’affluenza è stata inferiore – ci spiega – rispetto al periodo precedente la pandemia, cosa a mio parere prevedibile. Vedremo nei prossimi giorni e nelle prossime domeniche come andrà».

In tutte le messe non ci sono stati canti ed è stato assicurato il servizio pubblico dei volontari della Croce Rossa di Cingoli, per controllare il regolare svolgimento delle funzioni alla luce delle norme igieniche e del distanziamento sociale.

Assicurato lo streaming delle celebrazione della parrocchia Santa Maria Assunta su Facebook, per permettere a tutti di partecipare anche da casa.

Come primi esperimenti di messa post-lockdown, si può essere pienamente soddisfatti per il ritorno a un momento così importante della vita sociale cristiana.

Giacomo Grasselli
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