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CINGOLI Il “Varnelli” vince il premio nazionale del concorso “La sicurezza a scuola”

Gli studenti premiati spiegano: «Solo chi sa, chi conosce, può prevenire e vivere in sicurezza», intanto altro caso di contagio in una classe

CINGOLI, 25 novembre 2020 – La classe V CD dell’Ipseoa “Varnelli” vince il concorso fotografico “La sicurezza a scuola”. La premiazione si è svolta in streaming nella giornata di lunedì 23 novembre, nell’ambito della Giornata nazionale sulla sicurezza nelle scuole.

I ragazzi, coordinati dalla docente di alimentazione prof.ssa Paola Ippoliti, hanno vinto 5.000 euro da utilizzare esclusivamente per l’allestimento di ambienti didattici innovativi. La foto (in primo piano) dei ragazzi dell’istituto cingolano è stata premiata per l’originalità e la significatività del contenuto, per la valenza artistica, per la tecnica utilizzata e soprattutto per la pertinenza rispetto al tema della sicurezza nelle scuole.

«Abbiamo scelto – spiega lo studente Milo Carancini della classe V CD – lo slogan “Si salva chi sa, parafrasi della frase “Si salvi chi può”, perché solo chi sa, chi conosce può prevenire e vivere in sicurezza: vivere in un mondo sicuro attenendoci alle regole. La partecipazione a questo progetto ha coinvolto la nostra classe che non solo ha approfondito le norme di sicurezza, tematiche che nell’istituto alberghiero sono alla base della professionalità, ma ha anche vissuto un momento di riflessione, socializzazione e creatività, in cui davvero tutti ci siamo potuti mettere in gioco».

Alla diretta delle premiazioni hanno partecipato anche la ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, e la vice-ministra Anna Ascani, che ha la delega in materia di edilizia scolastica.

«La sicurezza – ha affermato la prof.ssa Paola Ippoliti nel corso dell’evento – è connessa alla responsabilità personale. Già Platone ci parla del “prendersi cura di se stessi” come condizione ineludibile dell’arte del vivere, del crescere, dello svilupparsi, dell’affermarsi, del realizzarsi. Prendersi cura di sé si riferisce a tutto ciò che l’uomo fa per la propria felicità, per il proprio benessere, intimamente collegato alla conoscenza di sé, ma è anche la conseguenza diretta del prendersi cura degli altri. Prendersi cura vuol dire lavorare per il proprio e per l’altrui benessere. Prendersi cura diventa l’attività permanente grazie alla quale sviluppiamo la nostra esistenza e la nostra realizzazione».

«Un importante obiettivo della scuola – ha continuato la docente cingolana – e in modo particolare del nostro istituto alberghiero, è proprio quello di aiutare i ragazzi alla conoscenza di sé: se imparo a conoscermi, scopro cosa mi fa stare bene, come posso stare bene e come posso far star bene l’altro e, su questi piani, coerentemente mi attivo. Solo chi sa prendersi cura di sé può attivarsi, proficuamente, nella cura degli altri, perché la cura degli altri passa attraverso la socializzazione della propria esperienza di cura di sé. Concretamente prendersi cura dell’esistenza significa educare ai sentimenti, mettere in atto consapevolezza, responsabilità, tenerezza, amore, empatia. Citando la frase “L’ essenziale è invisibile agli occhi” de “Il Piccolo Principe”, i ragazzi devono apprendere che sì ci sono gli occhi per capire ma che c’è anche un essenziale più sconosciuto che deve essere conosciuto».

La dirigente scolastica, dott.ssa Antonella Canova, ha espresso la sua grande soddisfazione per il traguardo raggiunto dai suoi studenti, ricordando quanto l’istituto alberghiero di Cingoli sia una realtà unica, attenta a tutte le problematiche e sempre in prima linea in ogni situazione di formazione didattica-professionale.

Passando alla cronaca, oggi la scuola ha comunicato un altro caso di Covid-19 in una classe, precisamente nella V AT. Per gli alunni presenti in aula il 17 e il 18 novembre è stata prevista una quarantena dal 24 novembre a domani, giovedì 26. Da venerdì 27, gli studenti potranno rientrare a scuola secondo l’orario di didattica mista già concordato. Salgono così a 10 i casi complessivi di contagi nelle classi dell’Ipseoa “Varnelli” in questo inizio di anno scolastico 2020-2021.

Giacomo Grasselli

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