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CINGOLI Inaugurata la mostra su don Adriano Pennacchioni (video e foto)

Presente il vescovo di Macerata, mons. Nazzareno Marconi, che ha ricordato la figura dell’indimenticato Priore di Sant’Esuperanzio

CINGOLI, 22 luglio 2021 – Il ricordo di don Adriano Pennacchioni è ancora vivo nella memoria dei cingolani a 27 anni dalla sua salita in cielo.

All’inaugurazione della mostra fotografica-documentaria“Don Adriano: un uomo, un cristiano, un prete” in programma ieri, mercoledì 21 luglio, nella Collegiata di Sant’Esuperanzio e nell’adiacente Archivio ecclesiastico della vicaria cingolana, hanno partecipato più di 100 persone (nel rispetto delle normative anti-covid), tra cui anche il vescovo della Diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, mons. Nazzareno Marconi. 

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A fare gli onori di casa è stato il segretario dell’Associazione “Sant’Esuperanzio” e organizzatore “tuttofare” dell’iniziativa, Giovanni Sbergamo, che ha moderato l’evento e ha spiegato le finalità della mostra, come già esplicitato nella conferenza stampa di sabato scorso 17 luglio. Oltre a mons. Marconi, erano presenti anche il sindaco di Cingoli, Michele Vittoril’assessore alla cultura Martina Coppari, il parroco di Villa Strada e San Vittore don Fabrizio Perini, la presidente dell’Avis Cingoli, Floriana Crescimbeni.

Tra i banchi della Collegiata c’erano anche gli ex sindaci Leonardo Lippi ed Emanuela Branchesi, i nipoti di don Adriano, Massimo e Giampaolo Pennacchioni, il presidente dell’Associazione “Sant’Esuperanzio” Piergiorgio Lancioni insieme ad altri membri del direttivo, il consigliere comunale di minoranza Raffaele Consalvi, i marchesi Castiglioni, eredi del Papa cingolano Pio VIII, e Ivano Palmucci, responsabile dell’Archivio storico diocesano di Macerata.

L’intervento del vescovo della Diocesi di Macerata è stato molto significativo, sebbene abbia dovuto poi lasciare in anticipo per un altro impegno istituzionale ravvicinato nel capoluogo di provincia

«Ci tenevo molto – ha detto mons. Marconi – a partecipare all’inaugurazione di questa mostra per mostrare la gratitudine della Diocesi verso don Adriano. E’ stato un preteservendo questa comunità in maniera eccezzionale, ed è bello vedere tanti presenti all’inaugurazionetramandate la sua storia ai vostri nipoti. Il suo alto spessore culturale si deve alla formazione in seminario che era una scuola di qualità: chi ne usciva poteva fare l’archivista, il giornalista, il ricercatore con indagini di qualità. Importante che la gente ricominci a saper leggere, recuperando l’incontro con la grande cultura italiana e classica, entrando in contatto con lo stile di vita di questi personaggi. Don Adriano ha saputo leggere, ha saputo scrivere e così ha saputo vivere». Sono intervenute, poi, anche le altre autorità presenti (nel video alcuni spezzoni dei loro interventi, ndr).

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La mostra documentario-fotografica “Don Adriano: un uomo, un cristiano, un prete” è stata realizzata dall’Associazione “Sant’Esuperanzio” e dalla parrocchia Santa Maria Assunta di Cingoli con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e con lo sponsor etico dell’Avis locale “Galloppa”, in occasione del centenario dalla nascita dell’indimenticato Priore della Collegiata Sant’Esuperanzio (1921-1994) presso l’Archivio ecclesiastico della vicaria nelle adiacenze della chiesa del santo patrono cingolano. 

Sono presenti ben 197 riproduzioni di foto e 135 documenti originali che raccontano chi era don Adriano Pennacchioni, cosa ha fatto e quanto ha lasciato alla città: foto di battesimi, cresime, comunioni e processioni da lui celebrateimmagini di famiglia, una ricca rassegna stampa, i manifesti autografi da lui realizzati per gli eventi della Collegiata, i documenti tradotti personalmente dal latino all’italiano e tanto altro materiale. 

Mons. Pennacchioni diceva “conservate tutto per tramandare la storia di Cingoli alle future generazioni”: l’Associazione “Sant’Esuperanzio” invita coloro che non hanno vissuto la sua figura a visitare la mostrain particolar modo i giovani, per poter gustare spaccati della vita sul “Balcone delle Marche” tra gli anni ’20 e gli anni ’90. L’Archivio Ecclesiastico sarà aperto al pubblico a ingresso gratuito nei giorni 22, 23, 24, 25 e 31 luglio, 1, 7, 8, 13, 14 e 15 agosto, dalle 16.30 alle 20.30, nel rispetto delle normative anti-covid.

Giacomo Grasselli

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