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Cingoli

CINGOLI La ragazza caduta dal ponte sul Lago, uno dei soccorritori racconta

Mirko Tobaldi è stato avvisato da un passante e si è precipitato sul viadotto, con  l’aiuto di altri due l’ha tirata fuori dalle acque gelide 

CINGOLI, 12 ottobre 2020 – Sta meglio e non è in pericolo di vita la ragazza finita in acqua venerdì scorso, 9 ottobre, dopo essere precipitata dal ponte sul lago di Castreccioni di Cingoli. La 19enne è stata tirata fuori dall’acqua grazie al tempestivo intervento di tre persone, in particolare del meccanico Mirko Tobaldi, residente nella vicina Moscosi.

L’uomo era al lavoro quando ha saputo del fatto alle ore 19 circa.

«Sono stato avvisato – spiega Tobaldi – da un passante, il quale mi informava di una strana situazione sopra il ponte. Mi sono così precipitato sul posto, dove ho trovato alcune macchine ferme e ho parcheggiato. Mi sono esposto dalla balaustra e ho visto la ragazza in acqua, mentre due persone cercavano di prendere un barchino per raggiungerla».

Mirko non ha avuto tentennamenti e ha raggiunto le sponde del lago.

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«Con la macchina – racconta – ho raggiunto l’acqua e mi sono spogliato quasi completamente. Con l’aiuto delle altre due persone, abbiamo raggiunto la ragazza con la piccola imbarcazione, remando con le mani o con mezzi di fortuna. Lei era a galla, così l’abbiamo afferrata, mantenendo la calma. Io l’ho presa, mettendo le mie mani sulle sue braccia e l’abbiamo trasportata a riva in acqua. Lamentava, infatti, dolori alla schiena, così abbiamo pensato che mettendola sulla barca avremmo potuto crearle altri problemi».

Una volta usciti dal lago, i tre soccorritori hanno cercato di tranquillizzare la 19enne.

«I soccorsi – spiega Mirko – sono arrivati immediatamente. Ho fatto muovere alla ragazze le mani e i piedi, per scaldarla, cercando anche di rassicurarla».

Tobaldi è il proprietario della omonima officina, nella vicina Moscosi, ed è anche un volontario della Croce Rossa di Cingoli.

«Mi è servito molto – aggiunge – aver frequentato il corso di primo soccorso nel comitato cingolano. Ho rivissuto quello che mi veniva spiegato: mantenere la calma, cercare di tranquillizzare la persona in difficoltà, mostrandole vicinanza e umanità».

La ragazza, che era stata trasportata a Torrette in codice rosso perché in ipotermia, ha riportato qualche lesione ma non è in pericolo di vita.

Senza l’intervento decisivo di Mirko e degli altri due soccorritori (di cui un familiare della 19enne) la vicenda avrebbe potuto avere un esito drammatico.  

Giacomo Grasselli

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