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Cingoli Lago, la tracimazione? «Normale e totalmente sicura»

Il Consorzio di Bonifica: «La diga è progettata e collaudata, queste situazioni non vanno guardate come un’emergenza ma come un corretto funzionamento»

Cingoli – La tracimazione di una diga é un evento raro, spettacolare agli occhi di qualcuno, vissuto con qualche apprensione per altri.

Eppure, comunica il Consorzio di Bonifica delle Marche «per quanto raro sia é normale nella gestione di una diga e totalmente sicuro».

«Le fasi di sfioro di una diga sono costantemente monitorate dai tecnici del Consorzio che, in contatto con i funzionari della Protezione Civile e della Prefettura, valutano gli aumenti delle portate in ingresso e i possibili effetti a valle», spiega l’ingegner David Taffetani.

«Per legge, durante le fasi crescenti di piena è possibile rilasciare una portata uguale o minore di quella entrante nel lago: se la portata è minore il bacino fa laminazione della piena».

«Possiamo paragonare il funzionamento di una diga e dello sfioratore a quello di un oggetto che tutti abbiamo in casa: il lavandino. Il forellino del troppo-pieno, solitamente posizionato sotto il rubinetto, entra in funzione solo quando il lavello si riempie troppo ed evita che l’acqua raggiunga e superi i bordi. Come il forellino del lavello viene dimensionato sulla base della portata del rubinetto, così lo sfioratore di un diga viene progettato sulla base delle portate previste nel fiume. Quando il livello della diga raggiunge il livello chiamato di massima regolazione l’acqua passa per gli sfioratori di superficie, la diga diventa trasparente, ossia tutta l’acqua che arriva da monte viene rilasciata a valle».

«Pertanto la diga è progettata e collaudata per la tracimazione e i tecnici sono preparati per gestire queste situazioni che non vanno guardate come a un’emergenza ma come un corretto funzionamento», aggiunge il Consorzio.

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