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Cingoli “Leopardi”, gli studenti presentano libro sul mito della maga Circe

Da loro scritto e curato, risultato di un approfondito lavoro e studio estivi, “Potentibus Erbis. Circe pei boschi di Cingoli. Erbe, pozioni, incantamenti”

Cingoli, 4 ottobre 2022 – Nell’ambito dei tre giorni di MarcheinStorie gli studenti del Liceo “Leopardi di Cingoli (la II/Ab) hanno vissuto un pomeriggio da protagonisti, seduti al tavolo da veri e propri relatori per presentare il libro da loro scritto e curato, risultato di un approfondito lavoro e studio estivi, “Potentibus Erbis. Circe pei boschi di Cingoli. Erbe, pozioni, incantamenti”.

«Il progetto – ha riferito l’assessore alla cultura Martina Coppari – nato dopo l’invito del direttore della Biblioteca Ascariana Luca Pernici a partecipare all’evento di Marchestorie, è stato subito accolto con grande entusiasmo sia dalla professoressa Elena Schiavoni che dai suoi studenti, questo mi ha fatto molto piacere e spero sia l’inizio di una partecipazione costante del Liceo “Leopardi” a questo evento annuale».

Anche Luca Pernici ha apprezzato molto il lavoro degli studenti e il loro interesse per l’argomento trattato.

«È stata un’occasione non solo per avvicinare i ragazzi alla ricerca in biblioteca, all’uso consapevole delle fonti cartacee e on line, ma anche per appassionarli al loro territorio sia dal punto di vista storico che da quello botanico».

Queste le parole della loro insegnante che li ha incontrati durante l’estate e seguiti nella realizzazione del lavoro.

La dirigente scolastica Angela Fiorillo, piacevolmente sorprese dell’ottima riuscita dello studio, ha sottolineato che queste iniziative sono fondamentali dal punto di vista didattico per sviluppare competenze perché mettono gli alunni di fronte a sfide, a situazioni che sono per loro elementi di sollecitazione a dare il meglio di sé .

Il libro ha approfondito la figura della maga Circe, dea ed esperta di filtri, rituali e metamorfosi, da sempre avvolta dalla leggenda, sin da quando la sua storia divenne famosa grazie al racconto del suo incontro con Ulisse nell’Odissea di Omero. Circe figlia di Elio, dio del sole, e della ninfa Perseide avrebbe ottenuto l’immortalità e i poteri magici dal padre, mentre la voce melodiosa e umana dalla madre.

La fondazione di Cingoli è stata raccontata fin dal medioevo dagli eruditi del tempo come un’opera di magia. La leggenda narra che fu la maga Circe, abbagliata dalla bellezza del luogo, a realizzare il primo nucleo abitato di quello che in seguito divenne un paesino ricco di meraviglie. Una delle tante leggende raccontate dagli studenti è quella che narra che un tempo regnava in una località nei pressi di Cingoli, San Vittore, una “regina” che era solita fare il bagno nuda in una grande vasca, coram populo, davanti al popolo.

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I sudditi, sdegnati da questo atto considerato alquanto disonorevole, decisero di lapidarla. Qualcuno sostiene che di notte, si possono ancora sentire i rumori del suo telaio d’oro e il suo canto. Inoltre, possono apparire presso la vasca sette maialetti accompagnati dalla matrana, la crofa, che nessuno è mai riuscito a catturare. Il riferimento alla regina e ai maiali ci potrebbe far pensare a un collegamento con la maga Circe. 

Tante altre leggende legano la figura di Circe a Cingoli, inoltre Cingoli ha un legame con la maga Circe perché, come dice il detto: non è ancora notte a Cingoli è il primo paese a essere illuminato al mattino e l’ultimo a essere oscurato alla sera, in quanto Circe è figlia di Elios, il re Sole.

Cingoli, infatti, si trova sulla cima del monte Circe e deriva dal latino Cingulum che significa “cintura”, è per questo che a Cingoli molti monumenti riportano alla figura di un cerchio o a delle mura circolari. “Circe” infatti deriva dal greco e vuol dire “cerchio”. 

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