Segui QdM Notizie

Attualità

CINGOLI Liceo “Leopardi”, continua l’orientamento per le classi quinte

Da domani al 4 febbraio al fine di fornire strumenti critici e operativi agli studenti per realizzare il loro progetto di scelta

CINGOLI, 30 gennaio 2022 – Dopo il successo delle iscrizioni alle classi prime per il nuovo anno scolastico 2022/2023, l’orientamento continua al Liceo Leopardi.

La settimana, che inizia domani, dal 31 gennaio al 4 febbraio sarà dedicata, infatti, all’orientamento in uscita per le classi quinte del Liceo Linguistico e delle Scienze Umane di Cingoli. L’obiettivo quello di fornire degli strumenti critici e operativi agli studenti per realizzare il loro progetto di scelta.

La settimana sarà ricca di incontri non solo con le diverse Università del territorio marchigiano ma anche con altri importanti Atenei italiani. L’orientamento in uscita per i ragazzi che frequentano l’ultimo anno delle scuole superiori rappresenta un momento di riflessione molto importante. Grazie alle informazioni che vengono fornite nel corso degli incontri, gli studenti possono effettuare le valutazioni personali che consentiranno loro di portare avanti scelte fondamentali per il proprio futuro.

Si tratta di incontri che prevedono la conoscenza delle diverse università e delle loro rispettive offerte e la possibilità di interagire attivamente non solo con i docenti ma anche con altri studenti universitari che hanno appena iniziato il loro percorso e possono dunque guidare i ragazzi più giovani e rispondere alle loro domande.

Gli studenti riceveranno materiali informativi da parte degli Atenei e in alcuni casi verranno guidati anche nella comprensione di quali potranno essere le difficoltà che incontreranno nel tentare di accedere a determinate facoltà. In sostanza, l’orientamento in uscita si configura come un vero e proprio percorso che se effettuato in modo consapevole e con serietà consente ai ragazzi di arrivare a prendere le proprie decisioni in totale autonomia e con piena consapevolezza.

 La dirigente scolastica Annamaria Marcantonelli sottolinea che in questo periodo così difficile come quello che stiamo attraversando, i giovani non devono scoraggiarsi ma devono anzi imparare a superare le difficoltà legate alla pandemia e saper sfruttare le opportunità che potranno presentarsi loro.

E aggiunge «Un nuovo modo di lavorare si sta delineando, nuove professioni emergeranno e la funzione dell’orientamento in uscita è anche quella di indirizzare i ragazzi verso quelle che sono le maggiori richieste sul mercato. In questo modo essi avranno in mano tutti gli strumenti per capire come andare a sfruttare le competenze acquisite nel corso degli studi pregressi e quelle che invece acquisiranno in futuro». 

Lo scopo primario dell’orientamento in uscita infatti è quello di far conoscere ai ragazzi l’offerta formativa e il mercato del lavoro che avranno a disposizione a conclusione del loro percorso di studi nella scuola secondaria di secondo grado. Quest’anno tutto si svolgerà online e i preferiti saranno i webinar che consentiranno ai ragazzi di prendere parte gratuitamente alle presentazioni semplicemente collegandosi al link corrispondente. 

«E’ fondamentale formare e preparare adeguatamente i nostri ragazzi. Solo così sapranno veramente sfruttare le opportunità che si presenteranno loro. In questo senso la scuola e l’università giocano un ruolo di prim’ordine, soprattutto nell’ottica di una collaborazione tra istituzioni che può portare lo studente effettivamente e concretamente a scegliere la corretta prosecuzione del proprio percorso nell’ottica della costruzione di un promettente futuro professionale. L’orientamento è un servizio che affianca le famiglie nel guidare i giovani a rendersi sempre più consapevoli delle proprie potenzialità e attitudini. Molti ragazzi si iscrivono all’Università e poi abbandonano già al primo anno perché si rendono conto di aver effettuato una scelta sbagliata. Alcuni cambiano indirizzo, mentre altri interrompono definitivamente gli studi. L’orientamento in uscita dovrebbe evitare tutto questo, aiutando ciascuno a seguire le proprie attitudini», sottolinea la dirigente.

Tutto questo può tuttavia generare incertezze e dubbi, soprattutto sui più giovani. Anche per questo sono loro i primi ad avere necessità a essere guidati. Acquisire sicurezza di sé non è di certo facile ma è possibile accrescere la consapevolezza delle proprie capacità, definire un proprio progetto e portarlo avanti.

Per ottenere risultati concreti sarà necessario imparare ad affermarsi e a far valere le proprie competenze. In un momento di difficoltà come quello attuale la ricerca della qualità è sempre più alta e il percorso formativo intrapreso è fondamentale nel creare quelle competenze che nel mondo del lavoro sono ormai considerate imprescindibili. Gli studenti hanno bisogno di essere guidati nell’assumere una piena consapevolezza del loro passato e di tutte le nozioni che hanno acquisito, nonché del loro immediato futuro e dunque dei risultati che potenzialmente potrebbero conseguire. La scuola ha un ruolo primario nell’introdurre i ragazzi all’università. In gran parte il loro successo negli studi è legato proprio al modo in cui l’istituzione scolastica di provenienza è stata in grado di mitigare l’impatto, sempre molto duro, con quella che è la realtà complessa degli atenei.

L’orientamento in uscita è lo strumento più efficace che gli insegnanti hanno a disposizione per accompagnare in modo critico ciascuno verso il tipo di percorso che meglio gli si addice.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

News